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VERONA: Un naziskin per la Resistenza

Andrea Miglioranzi. Lui è uno che vanta un curriculum eccellente.
Leader degli skinhead, tre mesi in carcere per istigazione all’odio razziale, dirigente di Fiamma Tricolore, membro del gruppo “Gesta bellica”, che ha tra i suoi inni canzoni come “Il capitano”, dedicata ad Erik Priebke, e “Vittima della democrazia”, in onore a Rudolph Hesse.
Se gli chiedete se è un fascista, vi risponde: “Fascista? Per me è un termine molto caro”.
Considerate le premesse, la domanda nasce spontanea.
Che ci fa costui come rappresentante del Comune di Verona all’Istituto per la Resistenza?
La ingegnosa nomina è stata fatta dalla maggioranza del consiglio comunale, chiaramente di destra.
Infatti l’altra persona nominata all’ente è stata Lucia Canetti, di Alleanza Nazionale.
Il neo eletto sindaco della Lega Flavio Tosi è contento, secondo lui i due consiglieri comunali porteranno “ un confronto positivo all’interno dell’Istituto” e approfondiranno “alcuni aspetti sui quali fino ad ora c’è stata minore sensibilità”.
Ma non c’è da stupirsi il sindaco ha una condanna , ancora non definitiva, per lo stesso reato di Miglioranzi. E come prima cosa ha cacciato gli “zingari” dalla città.
Simpatica maggioranza quella di Verona!
“Qui è peggio del periodo di Hitler, a Verona manca totalmente la memoria storica”.
Lo dice lo scultore Vittore Bocchetta, uno che di nazisti ne sa qualcosa, dal momento che è sopravvissuto ai campi di concentramento. Questo paese è indubbiamente un paese strano.
Speriamo che Oscar Luigi Scalfaro, che è presidente degli enti di ricerca sulla Resistenza, chieda immediatamente l’annullamento della nomina e si unisca alle proteste che già sono incominciate a Verona, città medaglia d’oro per la Resistenza.