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Verso la mobilitazione del 15 ottobre: a Padova studenti identificati dalla Digos

Questa mattina davanti alla Facoltà di Lettere e Filosofia quattro studenti sono stati identificati dalla Digos mentre distribuivano volantini informativi e offrivano la colazione con un banchetto agli altri universitari.
Precisiamo che uno degli studenti identificati non era promotore del banchetto ma semplicemente un passante.
L’iniziativa era volta a promuovere le giornate di mobilitazione del 7 e 15 Ottobre e le assemblee relative, contro le politiche di austerity e le riforme dell’università.
Da anni i banchetti davanti alle facoltà sono una pratica quotidiana tramite cui i gruppi e le associazioni universitarie si relazionano con gli studenti.
Quanto successo non può che rivelarsi come un chiaro atto di intimidazione verso chi si mobilita con sguardo critico verso quanto accade e cerca di creare un’alternativa.
Già a conclusione dell’anno politico scorso sei studenti del movimento cittadino erano stati sottoposti a misure cautelari tuttora in vigore (quotidianamente devono presentarsi in Questura). Questi giovani sono stati accusati di essere socialmente pericolosi sulla base di un impianto accusatorio più che debole: uno dei reati contestati, per fare un esempio, è di “manifestazione non autorizzata” per un banchetto simile a quello di questa mattina gestito da sole due persone.
Con l’inizio dell’anno accademico e dentro a un quadro sociale di forte mobilitazione a tutti i livelli sociali l’orientamento della Questura appare quello di far pressione attraverso la “paura “.
In un paese democratico vi è il diritto (e in questo momento storico diremo quasi un “dovere”) di esprimere il proprio dissenso ed episodi come quello di oggi devono essere denunciati e rispediti al mittente.
Studenti della facoltà di Lettere e Filosofia