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Il vertice del G7 di Taormina inasprisce la repressione

L’imminenza del vertice del G7 a Taormina, ha visto scatenarsi la repressione preventiva delle autorità di polizia contro attivisti politici, sociali e sindacali siciliani con l’obiettivo di depotenziare l’organizzazione e la partecipazione alle manifestazioni di protesta. Denunce spesso per fatti risibili, fogli di via, obblighi di dimora sono fioccati nelle settimane scorse.

Qui di seguito pubblichiamo un appello che denuncia questa situazione da vero e proprio stato di polizia che sta diventando inaccettabile per il paese.

Appello

Compagni e attivisti vengono pesantemente colpiti con denunce, multe e intimidazioni. I provvedimenti restrittivi, penali e pecuniari aumentano notevolmente, e la repressione del dissenso assume delle forme sempre più preoccupanti.

Alla Questura di Catania c’è chi interpreta alla lettera la svolta securitaria voluta dal governo a guida PD e dal ministro Minniti. In questo contesto, che non è solo nazionale, le forze del (dis)ordine preventivo lanciano scomuniche e anatemi contro chi si oppone allo sfruttamento, al razzismo e alla guerra. L’obiettivo è intimorire, isolare e stigmatizzare l’opposizione politica, fatta sia dai compagni che da anni sono attivi in città, che da realtà emergenti.

L’obiettivo è creare un clima di terrore per trasformare in problemi di ordine pubblico le manifestazioni contro l’imminente vertice internazionale di Taormina e, in generale, per trasformare in problemi di sicurezza le problematiche sociali ed economiche che questo sistema produce quotidianamente. Tutto ciò ha un sapore, non troppo vago, di ordine fascista.

Ma ancora di più l’intenzione è quella di sbattere il “mostro” in prima pagina, ossia “gli antagonisti”, i dissidenti, quelli cioè che “fanno paura” e agiscono come “folli criminali”. Giornalisti compiacenti copiano e incollano le veline della questura. Anche questa strategia retorico-comunicativa puzza di fascismo.

Di fronte a tutto ciò noi non chiniamo la testa, ma opponiamo l’orgoglio e la ragione di chi dice no ai potenti della terra, ai signori della guerra e ai loro solerti servitori. Per questa ragione noi saremo a Giardini a manifestare contro il G7; per questa ragione non smetteremo di denunciare Frontex e le sue politiche assassine nei confronti dei migranti; per questa ragione continueremo ad impegnarci per la costruzione di un mondo diverso.

Per questa ragione ancora, a tutte le forze politiche, organizzazioni e singoli cittadini che non accettano questa risposta repressiva ai problemi sociali e politici della città e del paese chiediamo di schierarsi apertamente e di esprimere solidarietà a tutti i compagni colpiti.

Primi firmatari

Unione Sindacale di Base federazione nazionale Rete dei Comunisti – Campagna nazionale Noi Restiamo – Coordinadora antirepresiva del Garraf Barcellona Spagna CSP “Graziella Giuffrida” CtComunità resistente Piazzetta CtCollettivo politico Experia Ct Collettivo Punteruolo Teatro dell’oppresso Ct LPS. Liberi pensatori studenteschi, CtRete catanese contro il G7 Cobas scuola Ct Catania Bene Comune PCI sez Olga Benario Catania Comitato No Muos No Sigonella CtComitato No Muos Ragusa Comitato No Muos Piazza Armerina Comitato mamme No Muos Caltagirone Coordinamento regionale dei comitati No Muos Arci CtCittà felice CtPC sez. G. Rosano AdranoCasa del Popolo G. Rosano P Maccarrone Adrano Libert’aria Palermo Comitato No Muos Alcamo Comitato di base No Muos Palermo Sakalash Palermo Circolo Arci Faber CtCircolo Arci Melquiades Ct Partito della Rifondazione Comunista Sicilia PCI sez. Gramsci Riposto Ct – Sinistra Anticapitalista Ct Redazione Siciliani Giovani Collettivo Askavusa Lampedusa Ass. culturale Gammazita Ct Red Militant Studenti Indipendenti CtCollettivo Spedalieri Ct – Collettivo Boggio Lera Ct – Unione degli Studenti Ct – CSA Officina Rebelde Ct – Mediterraneo antirazzista Ct

Paco Ignacio Taibo scrittore – Josè Palazon fotografo fondatore Pro Derechos de la Infancia Melilla Spagna Josè Luis Diez Lerma Tanquem els CIEs Barcelona Francisco Garrido Soler avvocato diritto dell’immigrazione Madrid Paola Rivetti Dublin City University – Luciano Vasapollo Responsabile coordinamento europeo rete intellettuali e artisti a difesa dell’Umanità Eleonora Forenza parlamentare europea PRC–SE Giorgio Cremaschi Eurostop – Maurizio Acerbo Segr Naz Rifondazione Comunista SE Italo di Sabato Responsabile nazionale Osservatorio repressioneGiovanni Russo Spena resp giustizia PRC-SE Camilla Ancona Movimento Autoconvocati RomaManuela Palermi presidente Comitato Centrale PCI Rita Martufi CESTES-USB Ciro D’Alessio Funzionario Fiom Reggio Emilia Antonio Mazzeo giornalista Riccardo Orioles giornalista Alessandro dal Lago sociologo Marilina Mantineo ricercatrice Università di Genova Luca Cangemi Responsabile nazionale scuola PCI Vittorio Turco dirigente CGIL Catania Paolo Modica Fiom Catania – Emiliano Laganà Fiom Catania – Daniele Zito scrittore Goffredo D’Antona avvocato Anna di Salvo attivista Dario Pruiti Presidente Arci Catania Alfonso di Stefano Comitato No Muos No Sigonella Teresa Modafferi portavoce Cobas Scuola CT Nino De Cristofaro Cobas scuola Pierpaolo Montalto avvocato Giusi Milazzo Anna Bellia Gianni Piazza professore università di Catania Pietro Saitta sociologo università di Messina Mimmo Cosentino segretario regionale PRC Sicilia Lillo Fasciana Coordinatore regionale democrazia e lavoro FLC CGIL Sicilia Angela Accascina Segretaria generale FLC CGIL Enna Antonietta Troina docente, Presidente Proteo Fare Sapere EnnaAlberto Musca Segretario generale FLC CGIL CaltanissettaSaverio Cipriano Coordinatore regionale Democrazia e Lavoro CGIL SiciliaPietro Milazzo dirigente regionale CGIL Democrazia e Lavoro – Luca Leotta scrittore Mauro Maugeri regista Valeria Raciti avvocato Elena Maiorana attivista Sinistra Anticapitalista Giovanni Caruso Red. Siciliani Giovani Giuseppe Amata scrittore Giovanni Messina avvocato – Paola Ottaviano avvocato