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Viareggio: Repressione contro il diritto all’abitare

Pochi giorni fa la repressione si è fatta sentire, sono arrivate le notifiche di indagine per l’occupazione della casa del Demanio in Darsena, con capi di imputazione relativi al 81, 110, 633, 639-bis del codice penale nonché il sequestro preventivo dell’immobile che entro 15 gg dalla suddetta notifica, dovrà essere liberato.

Premettiamo che qualora avvenga uno sgombero alla casa del Demanio noi lo difenderemo con le unghie e con i denti, non permetteremo che una famiglia venga cacciata da un posto prima abbandonato e ora ristrutturato e reso abitabile.

Ciò che noi contestiamo, non è tanto la denuncia o la forma repressiva della magistratura, che sapevamo far parte dei “giochi”, ma è la gravità con cui gli Assessori alle politiche sociali e alla casa, Rossetti e Lazzerini, nonché il Sindaco in persona Leonardo Betti, fossero al corrente di una mail inviata dall’agenzia del demanio di Firenze, in risposta alla richiesta dell’Unione Inquilini e della Brigata Sociale Anti Sfratto, che chiedevano l’immediata apertura di un tavolo tra Assessore, Demanio e Sindaco, per valutare la possibilità di regolarizzare la situazione emergenziale della famiglia subentrata nell’immobile, a causa di uno sfratto esecutivo e quindi trovandosi senza fissa dimora, proponendo la stipula di un contratto con il pagamento di un canone mensile.

Non essendo opportunistici, abbiamo anche richiesto all’agenzia del demanio, che il tavolo di confronto discutesse anche della possibilità di far usufruire tutto il patrimonio demaniale, per far fronte all’emergenza abitativa; la risposta che ci è stata inviata per mail è chiara e diretta: “Il Comune di Viareggio, data l’emergenza allocativa, denunciata anche da parte dell’associazione che lei rappresenta, è il principale soggetto competente a gestire tale situazione di degrado sociale determinatosi nel vostro territorio, peraltro, ai sensi e per gli effetti di cui l’art. 56 bis del D.L 21.06.2013 n°69 (c.d federalismo demaniale) gli Enti Locali possono ottenere il trasferimento in proprietà, a titolo non oneroso, di beni immobili appartenenti al patrimonio dello Stato per destinarli alle finalità ritenute più opportune.

Alla luce di quanto sopra, si invita l’Associazione degli Inquilini a interfacciarsi con le competenti istituzioni.” Ovviamente appena ricevuta questa delucidata risposta, abbiamo fatto subito visionare la mail a Rossetti, venuto poi meno agli incarichi di giunta, allora abbiamo messo al corrente di questa mail l’attuale responsabile Lazzerini insieme al Sindaco Betti, ma ancora non vi è stato minimamente alzato un dito per sfruttare l’opportunità di reperire immobili Statali, proposti come soluzione all’emergenza che viviamo, proprio dallo Stato stesso.

Questo conferma la totale incapacità amministrativa e politica da parte della Giunta Betti, dimostra come un centro commerciale, un negozio di grandi marche o un asse di penetrazione, siano più importanti della vita delle persone e come la giunta preferisca andare in contro ad uno sgombero invece che fare il suo lavoro e trovare una soluzione, che aveva già sotto gli occhi.

Unione Inquilini

Brigata Sociale Anti Sfratto