Vicenza: In 10 mila in piazza contro la criminalizzazione del Movimento
- febbraio 15, 2009
- in emergenza, lotte sociali
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Sono almeno 10 mila i vicentini che, hanno sfilato in corteo verso la questura vicentina per denunciare la militarizzazione della città e il tentativo di Prefetto e Questore di criminalizzare la comunità che si batte contro la nuova base statunitense.
Martedì scorso 16 persone erano state fermate e decine minacciate di arresto per i blocchi dei camion che accedono al cantiere. «Se volevano intimidire Vicenza – è stato detto al microfono – hanno fallito. Vicenza ha il diritto di difendersi da quest’imposizione». I manifestanti denunciano la limitazione dell’agibilità democratica attuata dal Prefetto Mattei e dal Questore Sarlo.
«Dicevano che siamo poche decine di facinorosi e il Questore vorrebbe denunicarci per “associazione a delinquere – hanno ricordato i manifestanti – ma questa è la miglior risposta di democrazia poteva dare». “Il Questore ha ipotizzato che questo movimento è un’associazione per delinquere” a causa dei blocchi pacifici dei camion attuati nei giorni scorsi; “quella di oggi è una grande risposta democratica a chi vuol criminalizzare il dissenso e intimidire la città”, hanno scandito ai microfoni i manifestanti. Microfoni aperti ai quali decine di cittadini hanno denunciato piccoli e grandi soprusi avvenuti in questi giorni da parte delle forze dell’ordine. Prossimo appuntamento, un presidio per la democrazia venerdì prossimo in Via Ferrarin, strada chiusa ai cittadini dalle forze dell’ordine per garantire l’accesso al Dal Molin. “Vicenza non è un’associazione a delinquere, Vicenza è uno spazio di democrazia”; la grande partecipazione di oggi è la miglior risposta che la città del Palladio poteva dare a chiunque sta tentando di intimidirla.
Martedì scorso 16 persone erano state fermate e decine minacciate di arresto per i blocchi dei camion che accedono al cantiere. «Se volevano intimidire Vicenza – è stato detto al microfono – hanno fallito. Vicenza ha il diritto di difendersi da quest’imposizione». I manifestanti denunciano la limitazione dell’agibilità democratica attuata dal Prefetto Mattei e dal Questore Sarlo.
«Dicevano che siamo poche decine di facinorosi e il Questore vorrebbe denunicarci per “associazione a delinquere – hanno ricordato i manifestanti – ma questa è la miglior risposta di democrazia poteva dare». “Il Questore ha ipotizzato che questo movimento è un’associazione per delinquere” a causa dei blocchi pacifici dei camion attuati nei giorni scorsi; “quella di oggi è una grande risposta democratica a chi vuol criminalizzare il dissenso e intimidire la città”, hanno scandito ai microfoni i manifestanti. Microfoni aperti ai quali decine di cittadini hanno denunciato piccoli e grandi soprusi avvenuti in questi giorni da parte delle forze dell’ordine. Prossimo appuntamento, un presidio per la democrazia venerdì prossimo in Via Ferrarin, strada chiusa ai cittadini dalle forze dell’ordine per garantire l’accesso al Dal Molin. “Vicenza non è un’associazione a delinquere, Vicenza è uno spazio di democrazia”; la grande partecipazione di oggi è la miglior risposta che la città del Palladio poteva dare a chiunque sta tentando di intimidirla.
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