La Polizia del commissariato Esquilino, adiacente al Viminale, impedisce a Roma il diritto al volantinaggio come nei regimi militari. Il volantinaggio era contro le politiche sociali di Alemanno. Un operatore sociale è stato aggredito da agenti in borghese, perché distribuiva un dossier sulle politiche sociali della capitale. Denunciato.
Spintonato per 15 metri finché non ha perso le scarpe, uno gli intimava di stare fermo, altri due lo spingevano e lo minacciavano. Ora ha le braccia piene di lividi e una denuncia che gli pende sul capo ma non sa per cosa.
Disavventure romane dell’epoca Alemanno. Mattinata in commissariato per Claudio Tosi, un operatore sociale di 54 anni che lavora al Cesv, il centro servizi al volontariato del Lazio. Poco dopo le nove, volantinava un dossier di una decina di pagine, molto critico con le politiche sociali del Campidoglio, proprio di fronte all’Auditorium Antonianum, il locale privato (chissà quanto costerà ai contribuenti) dove il sindaco di Roma ha scelto di svolgere gli Stati generali del sociale e della famiglia con un taglio decisamente confessionale e nazionalista.
E’ da lì che sono arrivate tre persone in borghese, una sola delle quali s’è qualificata dopo molte insistenze di Tosi, che hanno letteralmente aggredito l’operatore sociale assumendo un contegno quasi civile solo dopo l’intervento di un loro superiore. Secondo la testimonianza del fermato, gli agenti in borghese hanno impedito il volantinaggio perché quel dossier avrebbe potuto causare un diverbio con i partecipanti agli Stati generali: 66 gli interventi previsti per oggi, tra cui 2 vescovi, un cardinale e spot con vista su S.Pietro o icone di papi.
Domani gran finale con la ministra Fornero. Più tardi, al commissariato di via Petrarca, l’uomo è stato invitato a nominarsi un difensore perché denunciato a piede libero non si per cosa. «Mi aspetto di tutto», dice a Globalist Claudio Tosi riepilogando il contenuto del tanto temuto dossier. Già il titolo “Dissestati generali del Comune” evoca la bocciatura del welfare alemanniano fatto di tagli ai servizi, di parentopoli, di conti che non tornano, di sperpero dei soldi pubblici (dai 12 milioni regalati a Casapound per l’acquisto dello stabile all’Esquilino fino ai 37 milioni spesi in un anno dal Gabinetto del Sindaco).
Checchino Antonini da Globalist
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