Volete dormire su una panchina all’aperto? Non fatelo a Voghera. Nel comune padano, circa 38 mila abitanti in provincia di Pavia, rischiate una multa da 50 a 500 euro. Come quella comminata qualche giorno fa a M.C., 45enne senza dimora, colpito dall’ordinanza anti-bivacco emanata il 13 agosto scorso. “Questo provvedimento punisce chi bivacca, senza specificare che tipo di bivacco – dice Franco Vanzati, responsabile Politiche sociali e immigrazione per la Cgil di Pavia -E’ un’azione indirizzata nei confronti dei più poveri ed emarginati. Si tratta di una sciocchezza doppia perché si colpiscono le zone dove collaboratori familiari e badanti si ritrovano al termine del lavoro, col rischio che anche quei ritrovi vengano considerati un bivacco. Con quest’ordinanza, rivolta al vagabondaggio, si vogliono colpire gli ultimi della fila. Nella rincorsa dei comuni alla legalità si fa un intervento di repressione nei confronti di queste aree, senza proporre un piano di inclusione sociale. Questa è gente inerme: al massimo si sdraia sulla panchina o vomita se sta male, ma non hanno mai aggredito nessuno. Non siamo di fronte a delinquenti incalliti, ma a poveri cristi”. I senza dimora di Voghera sono assistiti dalla “Casa del pane Zanaboni”, storico istituto che ospita i senza dimora della città, con 18 posti letto, 12 per uomini e 6 per donne. Un’altra decina di senza dimora vengono da fuori e passano le notti in giacigli di fortuna. “E per loro il Comune non dà alcuna assistenza”, conclude Vanzati.
fonte: www.redattoresociale.it
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