Doveva succedere ed è successo. Per la prima un tribunale ha disposto l’arresto in carcere di un writer.
Le trasformazioni della legge nel 2016 fanno si che se non c’è il risarcimento del danno o l’eliminazioni delle conseguenza dell’azione non ci può essere sospensione della pena.
La sentenza è arrivata un paio di giorni fa a Milano, dalla terza sezione penale della corte d’appello.
Il lato tecnico è strettamente legato alla politica e alla scelta di modificare la legge sull’imbrattamento fino ad arrivare all’assurdo sopra descritto. Il clima politico, la retorica della legalità e del decoro mostra pian piano sempre di più il conto.
E forse non è un caso che questa prima sentenza arrivi a Milano, città tra le più attive e una sorta di vero laboratorio nella repressione dell’espressione muraria.
Inquadriamo il problema con un confronto tra Domenico Melillo, avvocato e writer conosciuto come Frode, e Mirko Mazzali, avvocato e delegato del Comune di Milano per le periferie. Ascolta o scarica