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Bologna G7Ambiente: zona rossa e …”zucca vuota”

Per coprire il vuoto totale di proposte positive e la strategia di evitamento totale dei problemi che il pianeta ha di fronte, ecco che il G7 gioca la solita carta dell’ordine pubblico;

la zona rossa in realtà  serve solo  a nascondere il vuoto totale di proposte serie e serve a garantire un pranzo di gala  (in perfetto stile gattopardesco) offensivo per i poveri e  che dovranno pagare i cittadini; OFFENSIVO PER LE VITTIME DELL’AMIANTO VISTA LA PRESENZA DEL CANADA; altro che prevenzione del terrorismo ! Nulla è dato di sapere, al momento, del menù che, per non compromettere la speranza di salute e di vita dei convitati, speriamo escluda prodotti alimentari (acqua, vino, birra e superalcolici) canadesi; purtroppo all’on. Gentiloni non siamo riusciti a far giungere questa raccomandazione prima del suo incontro con Trudeau… e infatti insieme hanno brindato con una bevanda liquida sospetta.

Probabilmente dopo la kermesse riusciremo a discutere seriamente di ambiente , ora i riflettori sono puntati sulle performances dei parolai capaci solo di riproporre slogans vecchi, ambigui, privi di credibilità e di concretezza, orientati ad un futuro , asserito, radioso ma che conta (anche)sulla rimozione totale del presente:

  • riuscirà il G7 a chiudere i lavori senza mai pronunciare la terribile parola “amianto”? Una forma di servilismo verso il Canada?
  • ci spiegheranno i convitati istituzionali cosa significa “economia circolare” a proposito dei rifiuti in cemento amianto che tutti i giorni l’Italia esporta in Germania?
  • prenderanno atto che la parola formula magica del coniugare businnes e ambiente equivale a dire “abracadabra” in quanto coniugare businnes e ambiente, nell’immediato periodo, non sempre è possibile?
  • si renderanno conto i convitati istituzionali che stanno parlando del sesso degli angeli in una città assediata da inquinamento dell’aria, da una incombente “nuova” tangenziale , da un aeroporto con sette milioni di passeggeri all’anno per il quale il comune dice (oggi!) che “valuteremo l’impatto sulla salute!!!” ; ma quando lo valuteranno : post-mortem? si progetta una ricerca epidemiologica retrospettiva (quasi si stesse discutendo della “spagnola”) in occasione del centenario della prima strage bellica mondiale ? L’impatto ambientale e sanitario dell’aeroporto è una questione grave già dagli anni ottanta del secolo scorso , la giunta comunale si sveglia adesso?
  • si smetterà di dare la palma di azienda ecologista a Hera che ci distribuisce amianto con l’acqua “potabile” ? O forse per “economia circolare” si intende che invece di spendere 300 milioni di euro per la bonifica l’amianto lo si smaltisce attraverso il nostro apparato gastroenterico?

    G7: SE LI CONOSCI LI EVITI.

Vito Totire

AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute

circolo “Chico” Mendes

Centro per l’alternativa alla medicina e alla psichiatria “F.Lorusso”

via Polese 30 40122-Bologna

 

Bologna, 8.6.2017