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11 novembre 2007 – Arezzo

autogrill baia di pino

Gabriele Sandri, tifoso della Lazio, è in viaggio con degli amici alla volta di Milano per assistere alla partita tra la sua squadre del cuore e l’Inter.

All’autogrill Badia al Pino nei pressi di Arezzo un agente della polstrada, Luigi Spaccarotella, esplode un colpo di pistola dalla parte opposta della corteggiata uccidendolo.

I primo lanci di agenzia alludono a “scontri tra tifosi con un morto”, senza menzionare il poliziotto che ha sparato. Una mancanza di chiarezza che si trascina per ore, culminando con una conferenza stampa del Questore di Arezzo (che vieta ia giornalisti di fare domande), dove si accenna a due colpi in aria.

L’uccisione di un giovane tifoso romano provoca scontri a Roma, Milano, Taranto ed altre città con assedi alle caserme ed alle sedi del Coni, cui seguiranno una ventina di fermi fra Milano e Bergamo.

Fra le reazioni politiche spiccano quelle di Francesco Cossiga che afferma “negli anni di piombo avremmo risposto col fuoco” e di Roberto Calderoli secondo cui “quando si assaltano le caserme dietro l’angolo vi è la guerra civile”.

Il capo della polizia Antonio Manganelli, alcuni giorni dopo, ammetterà “un errore compiuto da un poliziotto del quale ci sentiamo responsabili”.