Sciopero generale dei lavoratori agrari. I braccianti iniziarono dalla notte i blocchi stradali sulla statale per Noto, con gli operai al loro fianco.
Intorno alle 14, il vicequestore Samperisi ordinò al reparto Celere giunto da Catania di attaccare: la polizia cominciò quindi una fitto lancio di lacrimogeni, ma per effetto del vento il fumo gli tornò contro, diventando così un ottimo bersaglio per una fitta sassaiola.
Senza esitare, i militi cominciarono a sparare sulla folla: il bilancio fu di due braccianti morti, Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona., 48 feriti, di cui 5 molto gravi.
Sul posto furono trovati quasi tre chili di bossoli.
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