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Molise: Intimidazione dei Carabinieri nei confronti di un attivista del collettivo “Qui si muore – Sos Molise”

Succede in Molise…. In piena emergenza pandemica, con ospedali al collasso, medicina sul territorio distrutta e più di 450 morti per Covid  i Carabinieri  non trovano di meglio che indagare e intimorire chi si batte contro la malagestione  sanitaria e per una sanità pubblica e universale

Il comunicato del Collettivo “Qui si Muore – Sos Molise

Questa mattina un nostro attivista è stato svegliato dai Carabinieri del suo comune di residenza con un invito non formale, ma insistente a recarsi in Caserma per un colloquio senza conoscere le motivazioni perché non fornite. Il motivo del colloquio era questa pagina.

Gli è stato chiesto se ci sono dei finanziamenti esterni, se esistono dei referenti o una struttura, di quale tematiche ci occupiamo e per quale ragione. Il colloquio è terminato in breve tempo e il nostro attivista è stato congedato dopo aver rilasciato copia del documento d’identità.

Vero come è vero che non è successo nulla, ci chiediamo però se questa procedura viene effettuata a tutti gli organi spontanei di divulgazione di informazioni tramite social, o se noi siamo un caso particolare perché ci azzardiamo a parlare di sanità,ambiente e lavoro.

Il fatto che Qui Si Muore- Sos Molise susciti molte attenzioni da parte delle forze dell’ordine e nessuna attenzione da parte della politica regionale però ci ha fatto riflettere e siamo arrivati ad una conclusione: non faremo nessun passo indietro, neanche per prendere la rincorsa.