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7 ottobre 2009 – Genova

de-gennaro

L’ex capo della polizia Gianni De Gennaro è assolto dall’accusa di aver istigato i suoi uomini a fornire falsa testimonianza sul blitz alla scuola Diaz del 2001, con l’argomento che “il capo” di cui essi parlavano al telefono poteva non essere lui.

E’ assolto anche l’ex capo della Digos Spartaco Mortola. I due ricevono le felicitazioni della maggioranza e del Pd.

A 48 ore dall’assoluzione di Gianni De Gennaro, la Corte d’appello condanna 10 dei 24 manifestanti imputati per danneggiamenti e violenze compiute nelle dimostrazioni anti G8 del luglio 2001 con pene durissime, le più gravi delle quali a 15 anni e 6 anni e mezzo. “Quindici anni per una vetrina spaccata, assoluzione chi spacca le teste e tortura”, è l’amaro commento degli attivisti presenti al processo

Su “La Repubblica”, sotto il titolo “Dalla piazza ai processi, squadra G8 tutti promossi“, Massimo Calandri rileva la fortunata carriera dei funzionari imputati o coinvolti a vario titolo nella repressione di Genova.

Il capo della polizia Gianni De Gennaro è ora presidente di Finmeccanica; Antonio Manganelli, che si complimentò con Colucci dopo la sua deposizione (“gli abbiamo dato una bella botta a ‘sto magistrato“), è succeduto a De Gennaro al vertice della polizia; il dirigente della Digos Spartaco Mortola, ora vicequestore a Torino; Gratteri, capo dello Sco, ora alla Direzione centrale anticrimine; Giovanni Luperi, già numero due dell’Ucigos, dirige il dipartimento analisi dell’Aisi; Gilberto Caldarozzi, già imputato per l’assalto alla Diaz, è a capo dello Sco; Vincenzo Canterini è divenuto questore e ufficiale di collegamento dell’Interpol a Bucarest; Roberto Sgalla, il responsabile delle relazioni pubbliche che parlò di “ferite pregresse dei no global” e mai imputato, è capo della Stradale; Michelangelo Fournier, imputato per il blitz alla Diaz, è alla Direzione antidroga. E chi fu imputato, è stato assolto.