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Amburgo G20: Cariche e violenze poliziesche al corteo «Welcome to hell»

Almeno 25mila i partecipanti giunti da tutta Europa. La marcia era autorizzata, ma viene attaccata con gli  idranti. Oggi giornata di disobbedienza civile. Un gruppo di attivisti bolognesi dei centri sociali Tpo e Làbas sono stati fermati e verranno espulsi

Cariche, lacrimogeni e manganellate sul corteo delle realtà autonome Welcome to Hell questa sera ad Amburgo. Il corteo aveva compiuto solo pochi metri quando un ingente schieramento di agenti in assetto antisommossa ne ha fermato la testa, intimando a tutti i manifestanti di scoprirsi il viso.

Richiesta rispedita al mittente ma che ha scatenato le violenze della Polizia, la quale h spezzato in più punti l’immenso serpentone di gente: diverse migliaia le persone in strada mentre la caccia all’uomo delle forze dell’ordine non si ferma, supportata anche da numerosi mezzi tra cui idranti ed elicotteri.

Ore 21.00 – Continua il Welcome To Hell, dopo ore ancora migliaia di persone sono in strada e piazza. Ascolta o scarica

Ore 20.30 –  Per proteggersi dalle cariche i manifestanti stanno cercando di erigere delle barricate in mezzo alla strada con materiale di risulta, reti metalliche. In collegamento ancora Manuel e Francesco, della nostra redazione Ascolta o scarica

Ore 20.00 – La corrispondenza da Amburgo con Manuele e Francesco, della nostra redazioneAscolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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Amburgo ha scelto: ribaltare il tavolo!

Il G20 non era ancora iniziato ufficialmente, ma la città sembrava già stretta in una morsa: controlli alle frontiere, alle persone, convogli di polizia ovunque.

Ma poi… ecco che il velo si squarcia.

L’avevano detto gli attivisti che avrebbero ribaltato il tavolo su cui il governo tedesco e la polizia vorrebbero farli giocare.

Ieri sera, una manifestazione di almeno 25mila persone, una rave parade di carri con musica, paillettes, fuochi d’artificio e tanto altro, ha gioiosamente attraversato le strade di mezza Amburgo, dal porto a St. Pauli, attraversando la turistica Reeperbahn fino ad arrivare al quartiere finanziario. Su ogni palazzo, almeno uno striscione. Da ogni balcone gli abitanti si affacciano, ballano a ritmo di musica, fanno video, sono solidali.

Perchè questa è Amburgo, come dire questo è il comune che abbiamo costruito, la solidarietà gioiosa che nessuno può spezzare. «Alles allen» è lo slogan comune di tutti i carri, «tutto per tutti», «omnia sunt communia».

Intanto, arriva la notizia che il campeggio è stato finalmente autorizzato, dopo giorni di contesa.

Dopo la parata, i caroselli delle camionette per le strade sembrano ridicoli. Nessuno ha più paura della polizia. In ogni angolo di strada ci sono giovani ai bar, nelle piazze, nelle strade. Ovunque.

Il tavolo è stato ribaltato. Ma ovviamente non è finita qui: il vertice comincia oggi e gli appuntamenti più importanti si devono ancora tenere. Apre le danze il corteo “Welcome to hell”, questo pomeriggio.

Nell’attesa, scorre un flusso ininterrotto di discussioni e workshop di ogni tipo, quasi ad andar dietro a un altro slogan che caratterizza la mobilitazione: “Celebrate diversity“. Anche tutto questo è il controsummit!

Una moltitudine di forme di vita, discorsi e pratiche differenti ma schierate insieme contro un sistema politico, un modo di produzione economico e di assoggettamento sociale.

Una moltitudine che non si farà piegare, neanche da uno dei più imponenti e avanzati dispositivi di sicurezza degli ultimi anni.

Control is an illusion!

da  DinamoPress

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