Barack Obama sarà pure stato il primo presidente afroamericano degli States, sarà pure stato insignito del Nobel per la Pace, rispetto a quel miliardario razzista e cafone potrà anche apparire come un simpatico democratico, ma la sua visita in Grecia – quella durante la quale ha detto al corrucciato Tsipras che “l’austerità non risolve tutti i problemi” – è stata accolta da proteste e manifestazioni sfociate in duri scontri con la polizia.
Gli scontri sono avvenuti ieri pomeriggio durante le manifestazioni convocate da alcuni sindacati e da alcune realtà politiche della sinistra comunista e antagonista. All’inquilino uscente della Casa Bianca, il primo a viaggiare in Grecia da quando nel 1999 lo fece Bill Clinton, i contestatari non hanno perdonato il lungo elenco di conflitti provocati da Washington in giro per il mondo durante il suo doppio mandato, la destabilizzazione di numerosi paesi allo scopo di imporre gli interessi statunitensi, e molto altro. Anche il fatto che la visita sia stata organizzata proprio in concomitanza dell’anniversario con la strage compiuta al Politecnico di Atene tra il 14 e il 17 novembre del 1973 dall’esercito agli ordini della dittatura militare ellenica sostenuta e foraggiata dagli Stati Uniti non è andato proprio giù alle forze della sinistra radicale. Inoltre le organizzazioni dei lavoratori e della sinistra radicale hanno contestato al primo ministro Alexis Tsipras l’ospitalità tributata al presidente degli Stati Uniti e le politiche di austerità che il suo governo sta imponendo sotto dettatura dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale.
Gli scontri sono iniziati ieri quando circa seimila manifestanti (tremila, ovviamente, secondo la polizia), hanno cercato di marciare dalla sede dell’Università Tecnica di Atene fino alla sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti, violando così il divieto di manifestazione imposto dal governo ellenico formato da Syriza e dai nazionalisti di destra di Anel. Quando il corteo si è avvicinato a Piazza Syntagma, i reparti antisommossa hanno sbarrato la strada impedendogli di proseguire. I celerini hanno attaccato i manifestanti con i manganelli e una massiccia dose di gas lacrimogeni mentre alcuni gruppi di dimostranti hanno reagito lanciando molotov e oggetti di vario tipo contro i poliziotti. Nonostante il corteo ad un certo punto abbia deciso di fare marcia indietro, vista l’impossibilità di continuare verso l’ambasciata statunitense, la polizia ha continuato a lanciare lacrimogeni e a caricare i dimostranti fino alle porte del Politecnico, e quindi gli scontri sono ripresi e durati a lungo. Alla fine le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto di alcuni manifestanti.
Un’altra manifestazione, organizzata contro la visita di Obama dal Partito Comunista di Grecia (KKE), alla quale hanno partecipato circa 10 mila persone, si è svolta invece senza alcun incidente.
Nel corso del suo intervento ad Atene ieri Barack Obama ha ribadito che “La Nato è assolutamente vitale, è un’alleanza fondamentale per la sicurezza e la prosperità del Paese”, ribattendo così a quanto affermato durante la campagna elettorale del presidente eletto Donald Trump.
Marco Santopadre
da contropiano