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Bari: arrestati 3 antifascisti per irruzione in sede Forza Nuova

Nelle prime ore di questa mattina la digos di Bari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare (arresti domiciliari) per 3 giovani antifascisti baresi. L’accusa è quella di aver partecipato all’irruzione all’interno della sede di Forza Nuova nell’ottobre scorso, contestandogli i reati di lesioni personali aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Il Tribunale di Bari ha inoltre disposto per i tre giovani il divieto assoluto di comunicare con l’esterno, segno di una volontà nell’infliggere una punizione esemplare.

Le criticità da sollevare rispetto questo provvedimento però sono diverse: nessuna testata giornalistica fin ora ha mai evidenziato come Forza Nuova (oggi lo chiamano “movimento”) non sia altro che un gruppo di estrema destra famoso a Bari come nel resto d’Italia per pestaggi (con mazze e tirapugni) su chiunque non si trovasse conforme al loro stile di vita cameratesco, quindi gay, migranti, ragazzi e ragazze riconosciuti da loro “di sinistra”. Ricordiamo il caso più eclatante quando nel 2003 a Bari, un manipolo di seguaci di Forza Nuova mandarono in coma un ragazzo a colpi di crick in testa; ricordiamo anche come nel 2010 sia stata emessa dal Tribunale di Bari una condanna nei confronti di esponenti di estrema destra, per essersi riuniti e aver costituito una associazione a delinquere allo scopo di compiere una serie di azioni squadristiche, spedizioni punitive, danneggiamenti materiali e aggressioni verbali ai danni di organismi politici e sociali collegati all’area ideologica della sinistra. Le condanne irrisorie nei confronti di personaggetti di questo calibro si scontrano all’oggi con gli arresti di questa mattina, a dimostrazione che seppur la giustizia non passa sicuramente dai banchi di un Tribunale o dal giudice di turno, sappiamo altrettanto bene come questa vada a senso unico.

L’accanimento mediatico tipico in casi come questo, sembrerebbe ora ridefinire con un nuovo volto la brutalità del gruppo fascista, facendo passare i suoi componenti come vittime e condannando a gamba tesa 3 ragazzi riconosciuti dalla Procura come autori del blitz alla sede di Forza Nuova. Ancora una volta, la colpa più grande secondo i Tribunali è essere antifascisti, sempre a tutela di chi invece promuove una cultura razzista e xenofoba.

da InfoAut

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Il comunicato dell’Csoa Ex-Caserma Liberata di Bari

Non è la prima volta che giornali e politici cercano di giustificare i loro attacchi all’esperienza di autogestione dell’Ex-Caserma Liberata
collegando tra loro eventi accaduti in città con l’occupazione della Ex-Caserma Rossani.
Tutto ciò che sappiamo in merito alla faccenda lo abbiamo appreso dai giornali.
Infatti insieme alla notizia degli arresti relativi all’episodio del 18 ottobre, leggiamo la dichiarazione
tempestiva del consigliere Picaro di Forza Italia che chiede l’interruzione del processo di affidamento della Rossani al collettivo
d’occupazione.
Respingiamo con forza lo sciacallaggio mediatico e politico che sta avvenendo in queste ore per screditare l’esperienza
della Ex-Caserma Liberata ed esprimiamo piena solidarietà ai compagni arrestati.
Tutte le nostre iniziative sociali e politiche sono sempre avvenute alla luce del sole così come alla luce del sole difenderemo
tutti coloro che sono vittima della repressione.
Appena avremo informazioni più dettagliate faremo seguire un ulteriore comunicato.

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Il comunicato dell’Csoa Ex-Caserma Liberata di Bari

Fabio, Rino e Vincenzo liberi subito

Dall’inizio degli anni duemila i fascisti di questa città si sono resi responsabili di decine di aggressioni, se non di veri e propri attentati. Basti pensare alla bomba carta esplosa contro l’occupazione dell’Ex-Socrate, all’aggressione nel 2003 ai danni di alcuni militanti della RAF per la quale sono stati condannati noti fascisti, sino agli episodi del 2010 e 2011 per i quali, nonostante testimoni e telecamere, non sono state mai svolte indagini, né mai individuati gli aggressori.

I fascisti di questa città si sono resi responsabili di numerose aggressioni nei confronti di attivisti dell’Ex-Caserma Liberata e semplici frequentatori dello spazio occupato. I fascisti questa città professano l’odio razziale e religioso con i loro banchetti per le vie del centro cittadino, sono liberi di manifestare le loro idee xenofobe e omofobiche per strada e davanti alle scuole, di manifestare con celtiche e svastiche nel silenzio assenso di partiti e con la evidente copertura dei rappresentanti dello stato appartenenti alle forze dell’ordine.  L’unico vero reato che ci si para davanti agli occhi è l’apologia di fascismo. L’unica soluzione per porre fine a questo genere di episodi è chiudere le sedi dei fascisti.

Dall’inizio dell’occupazione dell’Ex-Caserma Rossani e con la nascita dell’Ex-Caserma Liberata, il collettivo d’occupazione è stato fatto oggetto di accuse ed attacchi politici pretestuosi e privi di fondamento, il cui unico scopo era mettere in cattiva luce la nostra esperienza di autogestione, che dal basso esercita opposizione sociale e critica politica in una città come Bari, povera non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e culturale. Con il procedere del nostro impegno nelle iniziative politiche e sociali, in parallelo si sono tessute trame che ci hanno visto di volta in volta associati a qualsiasi evento potenzialmente pericoloso accaduto in città. Dal mese di Ottobre dell’anno scorso stiamo portando avanti un percorso condiviso con l’amministrazione Decaro per continuare a svolgere le attività all’interno della Rossani attraverso un comodato d’uso temporaneo.  Da quel momento sono iniziati gli strumentali attacchi politici da parte delle destre cittadine, che per biechi motivi elettorali si sono resi sciacalli se non veri e propri complici delle provocazioni fasciste che si sono ripetute nei mesi .

Respingiamo al mittente le richieste di sgombero arrivate da partiti fascisti e xenofobi come Forza Nuova, Fratelli d’Italia, Alleanza Nazionale e Forza Italia, e ci chiediamo perché non sciolgano i loro stessi partiti, dato che traboccano di indagati e condannati.

Riguardo ciò che hanno scritto i giornali in queste ore non sapremmo da dove cominciare per correggere le inesattezze e l’approssimazione con cui scrivono e danno in pasto le vite di tre ragazzi incensurati all’opinione pubblica, descrivendoli come dei criminali. Siamo vicini ai compagni agli arresti domiciliari e alle loro famiglie e restiamo in attesa che gli avvocati abbiano tra le mani la documentazione che dimostri di cosa sono accusati e quali siano le presunte prove a loro carico.

Fabio, Rino e Vincenzo liberi subito

Si parte e si torna tutti insieme

Collettivo Ex-Caserma Liberata 

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il comunicato di Barletta Antifascista

La notizia è di quelle che trasformano il risveglio in un incubo. E poi via col giro di telefonate per provare a capire qualcosa di più. Non riesci a crederci che solo poche ore prima dell’inizio dell’incubo si condivideva un’insolita normalità davanti ad una birra. Poi via via arrivano le tristi conferme. Tre compagni, rispettivamente di Barletta, Andria e Bari, sottoposti ad un’ordinanza di custodia cautelare (arresti domiciliari) a seguito di una perquisizione effettuata nelle loro abitazione nelle prime ore del mattino. I compagni sono accusati di aver preso parte all’irruzione presso la sede di Forza Nuova a Bari dello scorso ottobre e dei reati di lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Fin da subito sono chiare le intenzioni degli inquirenti nel vedere l’attuazione, per i tre compagni, di un provvedimento restrittivo che impedisce loro di comunicare con l’esterno con qualsiasi mezzo.
Ancora una volta è confermata la volontà delle forze dell’ordine di far passare i reali carnefici come delle povere vittime e di reprimere chi con generosità ogni giorno lotta contro l’agire indisturbato delle organizzazioni di estrema destra. Scontrarsi contro razzismo ed omofobia diventa quindi un capo di imputazione. Appare, inoltre, sconcertante come l’episodio venga utilizzato per rifilare un attacco frontale alle realtà di movimento, in questo caso la Caserma Rossani di Bari, da politici e giornalai vari. Questi ultimi inoltre si sono guardati bene dall’evidenziare nelle loro discutibili pubblicazioni la vera natura di forza nuova, quella di un organizzazione neofascista, descritta invece come un movimento (!?!). Agli sproloqui di certa stampa reazionaria si sono aggiunti poi le cieche ripubblicazioni nei quotidiani locali, sempre più impegnati a sbattere il mostro in prima pagina piuttosto che nel fornire analisi a vantaggio della libera informazione.
È opportuno ricordare anche come la stessa Forza Nuova a Bari si sia resa colpevole di svariate aggressioni una delle quali portò al ferimento grave di alcuni compagni nel 2003, alla quale fece seguito una condanna nel 2010. Questo la stampa allineata sembra averlo del tutto dimenticato.
Nel ribadire la nostra solidarietà ai Compagni colpiti da repressione rimaniamo in attesa di notizie circa la conferma del fermo, nella speranza di rivederli liberi al più presto.

L’antifascismo non si arresta.
L’antifascismo non si processa

Tutti i compagni LIBERI!