Intorno alle 22 di ieri due molotov sono esplose senza fare Cautela degli investigatori della Digos, ma i musulmani non hanno dubbi “Vogliono farci saltare i nervi per scatenare una repressione indiscriminata”
Ancora un attentato incendiario contro una moschea in Lombardia. Stavolta ad essere colpito è stata quella di Brescia, in via Corsica 221. A denunciare l’episodio, avvenuto poco prima delle 22 di ieri, è il portale di informazione musulmana islamonline.it, che riferisce della detonazione di due bottiglie incendiarie, la notte scorsa, in uno dei due sottopassi che portano alla sede della comunità islamica di Brescia. Sul caso sta indagando la Digos di Brescia. Ma al momento gli investigatori, sulla base dell’assenza di danni materiali e di evidenti tracce di esplosione, non si sbilanciano sulla ricostruzione del fatto. Dal canto loro gli islamici bresciani denunciano con vigore l’attacco. “Con questo gravissimo gesto – si sottolinea nella nota di islamonline.it – ci troviamo di fronte a un preoccupante salto di qualità nella strategia aggressiva nei confronti dei luoghi di culto musulmano in Italia, per l’ora in cui è avvenuto e per il luogo, uno dei centri islamici più importanti, molto frequentato e in procinto di iniziare la costruzione di un significativo ampliamento per il quale è già stata concessa la licenza edilizia”. Qusto di Brescia, infatti, non è il primo attentato avvenuto negli ultimi giorni contro un luogo di culto islamico. La moschea di Abbiategrasso, comune dell’hinterland di Milano, è stato bersagliato già da due attacchi incendiari nel giro di un paio di settimane. Secondo la nota degli esponenti della comunità islamica “qualcuno vorrebbe far saltare i nervi ai musulmani in modo da poter scatenare una repressione indiscriminata, per tanto è necessario non reagire a nessuna provocazione, organizzare la sorveglianza e fare pressioni sulle autorità di pubblica sicurezza, affinché si attivino per garantirci una serena fruizione dei nostri centri di aggregazione e formazione spirituale e culturale”. L’invito è di dotare i luoghi di culto di “efficienti sistema di difesa passiva: impianti di video sorveglianza, dispositivi antieffrazione, impianti antincendio”.
fonte: la Repubblica
Share this: