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Cannabis: Per la cassazione è reato la coltivazione per uso personale

Resta un reato penale coltivare qualche pianta di cannabis per uso personale. Lo hanno deciso le sezioni unite della Cassazione. Nonostante il parere favorevole del Procuratore Generale Vitaliano Esposito alla depenalizzazione , che nella sua requisitoria aveva chiesto di dare il via libera alla coltivazione domestica per uso personale, e’ invece passata la linea ‘dura’ nel perseguire chi pianta qualche piantina di marijuana sul balcone o nel giardino di casa. La Suprema corte, bocciando la richiesta della pubblica accusa, ha chiarito una materia finora piuttosto controversa. Diverse pronunce avevano avuto infatti avuto esiti opposti. Il collegio ha sposato la linea proibizionista: “Costituisce condotta penalmente rilevante – si legge nella nota diffusa dal presidente Vincenzo Carbone – qualsiasi attività di coltivazione non autorizzata di piante dalle quali siano estraibili sostanze stupefacenti, anche nel caso che il prodotto ricavato sia destinato a uso personale”. E’ stato così rigettato il ricorso presentato da un giovane di Vigevano (Pavia), Vincenzo D. S., contro una sentenza del dicembre 2003, che lo aveva condannato a quattro mesi e mille euro di multa per la coltivazione di cannabis in casa. A questa decisione si e’ arrivati dopo alcuni pronunciamenti discordati in materia da parte delle singole sezioni della Cassazione.