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Carcere: due suicidi in meno di 24 ore a Napoli

Il 19 giugno 2013, Esposito Aniello, 29 anni, si è impiccato utilizzando un cappio ricavato dai propri pantaloni. Era detenuto nel Reparto di Osservazione Psichiatrica del Complesso Penitenziario di Napoli Secondigliano.
Il 20 giugno 2013, nel Reparto “Livorno” del carcere di Napoli Poggioreale si è ucciso, impiccandosi con una striscia di lenzuolo, il 38enne di origini casertane L.D’A. (queste le sue iniziali).
Questi sono gli ultimi due casi registrati dal nostro Osservatorio, che da inizio anno ha raccolto informazioni su un totale di 83 persone “morte di carcere”: 26 per suicidio, 13 per cause “da accertare” (indica i casi nei quali è stata aperta un’inchiesta) e altre 44 per malattia. L’età media dei detenuti suicidi è di 39 anni, 12 erano stranieri (con prevalenza di nordafricani) e 14 italiani.
L’Osservatorio opera maniera indipendente rispetto alle strutture istituzionali, raccogliendo dati attraverso Fonti Giornalistiche, Associazioni che si occupano dei diritti dei detenuti, Sindacati della Polizia Penitenziaria, famigliari dei detenuti, etc., ed ha creato un Dossier nel quale sono registrati 778 casi di suicidio e un totale di 2.170 casi di “morti di carcere”, ad iniziare dall’anno 2000 fino ad oggi. Tutti i materiali del Dossier sono consultabili on-line nel Sito di Ristretti Orizzonti
(Dati dell’Osservatorio permanente sulle morti in carcere)
fonte: Ristretti Orizzonti