I suicidi in carcere sono in “lieve riduzione”, come sostiene il Sottosegretario Caliendo che, rispondendo ad una interrogazione dei deputati Udc Roberto Rao e Michele Vietti, in Commissione Giustizia della Camera, ha affermato: “malgrado il crescente sovraffollamento, vi è stata una lieve riduzione” (dei suicidi – ndr)?
Secondo noi è esattamente il contrario, a fine anno probabilmente avremo il numero più alto di detenuti suicidi mai registrato nelle carceri italiane. Dall’inizio dell’anno ad oggi nel Centro Studi di “Ristretti Orizzonti” abbiamo già “registrato” (e documentato) 45 suicidi nelle carceri, ed alcuni altri casi ci sono sicuramente sfuggiti, come prova quello del detenuto nigeriano a Torino, mentre in tutto l’anno 2008 i suicidi “ufficialmente riconosciuti” furono 42.
Va detto che nel nostro dossier “Morire di carcere” lo scorso anno abbiamo documentato il suicidio di 48 detenuti, la differenza è data dal fatto che per il Ministero della Giustizia sono “suicidi in carcere” soltanto i casi nei quali il detenuto viene ritrovato già cadavere, oppure muore prima di essere caricato sulla autoambulanza: nel momento in cui il detenuto esce dall’istituto (anche se in coma profondo) scompare dalle statistiche dei suicidi in carcere.
Nel nostro Dossier invece, consideriamo “suicidi in carcere” anche i casi dei detenuti che muoiono durante il trasposto all’ospedale, oppure dopo alcuni giorni di ricovero senza riprendersi dal coma, come è successo il 12 luglio scorso, ad Imperia, per il detenuto algerino Dibe Rachid Salah.
Dal grafico che vedete sotto risulta evidente come nei primi 7 mesi di quest’anno il numero dei detenuti suicidi sia quasi raddoppiato, rispetto a due anni fa, quando nelle carceri era ancora tangibile l’effetto deflattivo dell’indulto.
Secondo noi è esattamente il contrario, a fine anno probabilmente avremo il numero più alto di detenuti suicidi mai registrato nelle carceri italiane. Dall’inizio dell’anno ad oggi nel Centro Studi di “Ristretti Orizzonti” abbiamo già “registrato” (e documentato) 45 suicidi nelle carceri, ed alcuni altri casi ci sono sicuramente sfuggiti, come prova quello del detenuto nigeriano a Torino, mentre in tutto l’anno 2008 i suicidi “ufficialmente riconosciuti” furono 42.
Va detto che nel nostro dossier “Morire di carcere” lo scorso anno abbiamo documentato il suicidio di 48 detenuti, la differenza è data dal fatto che per il Ministero della Giustizia sono “suicidi in carcere” soltanto i casi nei quali il detenuto viene ritrovato già cadavere, oppure muore prima di essere caricato sulla autoambulanza: nel momento in cui il detenuto esce dall’istituto (anche se in coma profondo) scompare dalle statistiche dei suicidi in carcere.
Nel nostro Dossier invece, consideriamo “suicidi in carcere” anche i casi dei detenuti che muoiono durante il trasposto all’ospedale, oppure dopo alcuni giorni di ricovero senza riprendersi dal coma, come è successo il 12 luglio scorso, ad Imperia, per il detenuto algerino Dibe Rachid Salah.
Dal grafico che vedete sotto risulta evidente come nei primi 7 mesi di quest’anno il numero dei detenuti suicidi sia quasi raddoppiato, rispetto a due anni fa, quando nelle carceri era ancora tangibile l’effetto deflattivo dell’indulto.
Francesco Morelli curatore del Dossier
fonte: Ristretti Orizzonti
Share this: