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Carceri: Tre detenuti morti in poche ore

Un vero e proprio bollettino di guerra quello che ci arriva dalle carceri italiane. Diverse le morti registrate nelle ultime ore nei penitenziari di Regina Coeli a Roma, al Dozza di Bologna e a Campobasso, denunciate da garanti dei detenuti e sindacati.
ROMA, UN MORTO A REGINA COELI -La prima è quella di ristretto italiano di 30 anni morto la scorsa notte, per cause ancora da accertare, nel carcere di Regina Coeli. A riferire della scomparsa del giovane è il Garante del Lazio Angiolo Marroni. Si tratta del secondo decesso in meno di un mese “registrato nel carcere di via della Lungara”. “L’uomo è stato trovato privo di vita questa mattina dagli agenti di polizia penitenziaria all’interno della sua cella nella IV sezione (quella riservata ai tossicodipendenti) – spiega Marroni – del carcere romano. Il decesso sarebbe avvenuto nel corso della notte ed anche il compagno di cella non si sarebbe accorto di nulla. Sarà la magistratura ad accertare , le cause di questo decesso – ha detto ancora il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – che è il secondo in meno di un mese a Regina Coeli. Ormai è evidente che l’impegno encomiabile degli agenti di polizia penitenziaria, della direzione del carcere, dei volontari non basta più e questa struttura non è più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai detenuti e a quanti la frequentano quotidianamente”.
DECESSO A BOLOGNA – Un altro detenuto di 39 anni è stato trovato morto nel proprio letto, dal compagno di cella, verso le 7 di questa mattina nel carcere bolognese della Dozza. Lo ha detto il segretario generale Uil penitenziari, Eugenio Sarno ”parrebbe, in attesa dei rilievi del medico legale, che la morte sia sopravvenuta per cause naturali”, ha spiegato il sindacalista.
DETENUTO MORTO A CAMPOBASSO – La terza triste storia consumatasi nelle ultime 24 ore è quella di un altro detenuto di Napoli. ”E’ purtroppo morto in ospedale il detenuto napoletano che si era sentito male nel carcere di Campobasso. Il prezioso e tempestivo intervento degli agenti di Polizia penitenziaria, immediatamente intervenuti a soccorre il ristretto, aveva fatto si’ che l’uomo, di circa 40 anni in carcere per associazione a delinquere e rapina, fosse ricoverato presso il locale ospedale. Ma purtroppo li’ ha cessato di vivere“. A riferirlo Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).