È morto a Parigi, a 90 anni, Toni Negri, intellettuale comunista, filosofo, uno dei protagonisti dell’operaismo italiano e tra i marxisti contemporanei più importanti al mondo. Protagonista nei movimenti che hanno caratterizzato l’intero dopoguerra fino a oggi, finisce in carcere vittima del “teorema Calogero” il 7 aprile del 1979 insieme a centinaia tra intellettuali e studenti guadagnandosi l’appellativo di “cattivo maestro”
Tra gli anni Sessanta e Settanta è stato tra i fondatori di Potere Operaio e Autonomia Operaia. Negri insieme ad altre centinaia di intellettuali e militanti è stato coinvolto nel processo il 7 aprile del 1979 finendo in carcere per via del cosiddetto “Teorema Calogero” che supponeva strumentalmente un’unica direzione politica della lotta armata in Italia.
La ricca produzione teorica di Negri si può dividere in due fasi, quella operaista degli anni ’60 e ’70 e quella degli anni ’90 e 2000 quando insieme a Michael Hardt scrisse “Impero”. Particolarmente vivaci ed interessanti per quanto riguarda l’attualità sono stati i suoi interventi sulle lotte sociali degli ultimi anni in Francia, dove ha vissuto fino alla sua dipartita, dai Gilets Jaunes in poi.
Ciao Toni
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