“Crisi alimentare globale, guerra e neocolonialismo”. Parliamo delle conseguenze della guerra e delle ripercussioni internazionali, sul piano economico, politico, energetico e ora, ancora più evidentemente, di crisi alimentare.
I rincari di luce e gas già stavano gravando sui bilanci famigliari anche prima della guerra. Ora, però, si stanno paventando scenari ancora più catastrofici: come scrive Gabriele Proglio su Q Code Magazine “si prevedono, e in alcuni casi si vedono già, aumenti consistenti dei generi di prima necessità. Grano, mais, olio e soia, in primis.” Per quanto riguarda il mercato dei cereali e la crisi idrica, le soluzioni politiche dell’immediato servono principalmente a abbeverare le immense monoculture e salvare i raccolti. Nell’articolo Proglio fa riferimento alla necessità di una riforma agraria, per “un supporto ai piccoli agricoltori, e per garantire una giusta alimentazione a ogni persona senza devastare gli ecosistemi”: quali possibili soluzioni? Quali gli impatti su consumatori e consumatrici?
Approfondimento di Radio Onda d’Urto con Gabriele Proglio, ricercatore di storia contemporanea presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ascolta o Scarica