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Discarica Battaglina: Denunciati tre attivisti ambientalisti

La chiamano “Isola ecologica Battaglina”. In realtà sarà una discarica dalle dimensioni gigantesche, la seconda più grande d’Europa, costruita su due falde acquifere con il rischio di avvelenare un intero territorio. Una montagna di rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali sotto i piedi degli abitanti di Borgia, San Floro e Girifalco. Un fazzoletto di terra, tra Catanzaro e Lamezia Terme, già stuprato dalle pale eoliche e da mega-impianti fotovoltaici piazzati in mezzo ai boschi. A queste latitudini, come dimostrano le numerose inchieste antimafia, l’energia pulita è un business, un affare dove sguazzano ‘ndrangheta, politica e imprenditoria. I rifiuti lo sono ancora di più. Se la discarica di Battaglina sarà realizzata, la Calabria rischia di diventare la pattumiera d’Italia autorizzata dalla Regione Calabria nonostante gli inquietanti pareri “Via” (Valutazione di impatto ambientale) del dipartimento Politiche dell’ambiente che, nell’agosto 2009, scriveva: “L’area ricade in zona boscata… derivante da rimboschimento…”, “risulta distante dall’alveo del torrente a valle a circa 150 metri”.

Ma, purtroppo, come succede spesso se non sempre nel nostro paese chi si oppone viene criminalizzato e denunciato e si ripropone per  l’ennesima volta  l’ormai collaudato meccanismo intimidatorio secondo il quale in Calabria chi lotta per difendere il proprio territorio dalla speculazione affaristica e dalle devastazioni ambientali deve fare i conti con intimidazioni che a volta assumono la forma classica della minaccia, altre volte quella “legale” della denuncia.
Tutto questo  è successo ai militanti del comitato No Discarica Battaglina raggiunti l’altro ieri da una infondata querela da parte della Sirim Srl, la società interessata alla costruzione della discarica.
In un comunicato il Comitato Lamentino per l’Acqua pubblica e L.S.O.A. Ex Palestra nell’esprimere solidarietà a Virginia, Tommaso e Espedito raggiunti dal provvedimento giudiziario,  rispediscono al mittente tutte le assurde accuse della Sirim Srl  cosciente, ora,  di avere contro non il solito gruppo di “ambientalisti facinorosi” ma una intera popolazione che ha riversato, lo scorso 9 gennaio, la propria rabbia per le strade di Borgia in un imponente corteo cittadino e che con ostinazione e coraggio presidia da diverse settimane l’ingresso alla discarica.