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Esordio dei droni Global Hawk di Sigonella a fianco di Israele

Prima operazione di intelligence, riconoscimento e sorveglianza di potenziali “obiettivi” di un drone Northrop Grumman RQ-4D “Global Hawk” di US Air Force nel teatro di guerra del Mediterraneo orientale.

di Antonio Mazzeo

Mercoledì 15 novembre il velivolo senza pilota è decollato dalla base siciliana di Sigonella per raggiungere il Mediterraneo orientale dove ha svolto una missione spia di fronte le coste della Siria meridionale e del Libano.

Le forze armate USA hanno dato il via a numerose missioni di pattugliamento e sorveglianza nella regione dopo lo scoppio del conflitto tra Hamas e le forze armate israeliane e i massicci e sanguinosi bombardamenti di Gaza.

Le attività erano state svolte fino ad ora però solo con i velivoli P-8A “Poseidon” di US Navy e i droni “Reaper” di US Air Force, decollati tutti da NAS Sigonella. Adesso fanno la loro comparsa a supporto degli strike israeliani anche i grandi droni “Global Hawk”.

Sigonella è stata utilizzata dalle forze armate USA anche come base di transito degli aerei cargo C-17A Globemaster lll che stanno trasferendo armi, munizioni e apparecchiature belliche dagli Stati Uniti d’America (via Ramstein, Germania) fino

alla base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev, a pochi km dalla città di Beersheba.

Sul diretto coinvolgimento bellico del territorio italiano il governo Meloni-Tajani-Crosetto non ha ancora sentito il dovere di proferire parola alcuna: né il Parlamento né i cittadini sono stati informati.

 

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