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Fascisti alleati con l’estremismo terrorista islamico? Il caso del fascista francese Hermant

Fascisti in rapporto col crimine organizzato, fascisti nel giro del traffico di armi, fascisti criminali. Un classico per l’Italia, un classico per l’intera Europa.

Ti riconosco mascherina… nulla di nuovo sotto il sole per chi ha memoria, solo considerando alcuni fatti recenti sul versante italiano.

Scriveva Lirio Abbate sull’Espresso nel 2014: “Si parte dal dicembre 2009 quando a Ostia viene smantellata una rete che smistava cocaina: finiscono in manette Alberto Piccari, uno dei fondatori dei Nar, e la moglie di Carmine Fasciani, il ras del litorale. È proprio parlando con Fasciani che Gennaro Mokbel si vanta di aver speso tanti soldi per far uscire dal carcere la coppia nera per eccellenza: Valerio Fioravanti e Francesca Mambro”. Come è noto non si è saputo ad oggi di nessuno sviluppo di indagine su queste corruzioni attuate per liberare dal carcere il duo Mambro Fioravanti.

Lelle Macchi, noto fascista picchiatore romano, attivo sin dagli anni ’80: è stato arrestato nel 2012 con 165 chili di droga, cioè è uno dei narcos italiani. Più recentemente Lele Macchi è stato nuovamente arrestato latitante in Francia in quanto implicato nell’omicidio di Fanella alla Camilluccia a Roma: stiamo parlando dei fascisti che cercavano il tesoretto di Mokbel, camerata che si portava coi suoi stretti sodali, appunto il Fanella, il segreto dell’ubicazione dei Sancta Sanctorum della grana. Tra gli omicidi di Fanella c’era anche Giovanni Battista Ceniti, ex di CasaPound, abbandonato dai complici alla Camilluccia perché rimasto ferito gravemente all’addome durante la colluttazione con il contabile.

Sempre Lirio Abbate scrive “Tivoli nel 2012 viene gambizzato Francesco Bianco, un altro reduce dei Nar, assunto dall’allora sindaco Alemanno all’Atac. A sparargli è Carlo Giannotta, reggente dell’ex sezione dell’Msi di Acca Larentia. Movente: le divergenze sulla gestione della sede e della commemorazione dei tre missini uccisi nel 1978. Dopo il ferimento viene perquisita pure la sede di CasaPound e si indaga sui due figli di Giannotta, Mirco e Fabio. Mirco, prima di essere messo da Alemanno a dirigere l’ufficio comunale per il decoro urbano, ha patteggiato la condanna per alcune rapine, mentre Fabio è tra gli autori del colpo a Bulgari di via dei Condotti. Sempre a Fabio Giannotta è stato ricondotto l’arsenale ritrovato nel quartiere Alessandrino: cinque armi da guerra, 16 pistole, giubbotti antiproiettile.”

Il bello è che i fascisti si presentano sempre, sfruttando le dimenticanze e i silenzi, come amici dell’ordine e delle “guardie” ovvero nemici del crimine e della diffusione della droga!

Per questo non ci ha stupito l’arresto in Francia di un noto estremista di destra come colui che ha venduto le armi agli stragisti islamisti del supermercatino a Parigi il gennaio 2015. Si tratta di Claude Hermant. Circa un anno comunque fa un noto fascista spagnolo fu arrestato per complicità coi terroristi islamisti.

I blog di controinfo e antifa francesi lo descrivono come facente parte del DPS (Département protection sécurité), servizio d’ordine del Front National, negli anni ‘90. Secondo il blog Marianne è stato mercenario in Congo; in una intervista a Libe del 2001 Hermant ha confessato di aver fatto parte di una struttura clandestina di duecento camerati denominata I Fantasmi; sono pure citate relazioni mercenarie e di traffico d’armi coi fascisti croati, come pure sono citati strani e ambigui rapporti di Hermant con ambienti della Gendarmeria e delle Dogane francesi.

Uno degli aspetti più grotteschi di Hermant consiste nel fatto che i fascisti francesi hanno come slogan “la Francia ai Francesi”, eppure Hermant è l’animatore in questi anni del gruppo identitario d’estrema destra Vlaams Huis, accesamente fiammingo (c’è in effetti una minoranza fiamminga in Francia tra Lille e Dunkerque), avversari accaniti della francofonia dei valloni in Belgio!

Come considerazione finale, si può osservare che i nazifascisti indossano varie maschere. In Ucraina gli estremisti di destra europei in massa all’inizio del conflitto si sono messi dalla parte di Kiev, attualmente molti sono passati a parteggiare per il Donbass (per esempio in Italia: Forza Nuova, MSE, Zenit e pezzi di Casapound) abbandonando i loro camerati ucraini. Me cambiando gli umori potrebbero con una piroetta ripassare dall’altra parte.

Gente dell’estremismo armato italiano partecipò alla strage di palestinesi di Sabra e Chatila nel 1982 insieme ai loro amici camerati falangisti libanesi, con la copertura dell’esercito israeliano; oggi quelle stesse persone e i loro “eredi” si proclamano filo palestinesi, antisionisti e antisemiti. Merlino, il finto anarchico della strage di piazza Fontana, era una persona legata ai servizi segreti della Grecia dei colonnelli fascisti ed era molto addentro ai circoli della Nato, oggi è il vate di Zenit e sputa fiamme e fuoco sulla Nato, facendo sperticati assist a favore della Russia di Putin.

Incoerenza? Conversioni a Damasco? Niente di tutto ciò, i nazifascisti sono duttili nelle alleanze ma hanno sempre lo stesso obiettivo, la conquista del potere nella prospettiva di una grande restaurazione a favore dei potenti reali: sono stati i servi dei servi dei Krupp in Germania, dei latifondisti agrari in Portogallo, dei latifondisti e di alcuni industriali di peso in Italia, delle multinazionali nel Cile del boia Pinochet… D’altronde chi conosce la storia dei nazisti tedeschi, al di là della vulgata, sa che la stragrande maggioranza dei loro militanti erano donne e uomini ottusi, muscolari, violenti, collegati al crimine e orgogliosi della loro idiozia, da contrappore graniticamente ai comunisti e agli ebrei, portatori del pensiero critico e del dubbio.

In Francia, in Europa e nel Vicino Oriente c’è oggi una occasione imperdibile congiunta per i fascisti e per gli integralisti di ogni religione: trascinare tutto e tutti in una restaurazione oscura, misogina al soldo di gruppi di potere potenti, mediante guerre e sangue che arricchiscano i complessi militarindustriali. A me non fa differenza il niqab imposto dal waabismo e l’imbacuccamento delle donne di alcuni periodi del medo Evo europeo; mi fa schifo la scomparsa della dimensione della dialettica e del conflitto nelle interazioni tra esseri umani surclassata nell’identitarismo immutabile delle dimensioni di klan e/o di nazione; per me è un incubo la prospettiva del sapere solo nella mani dei sommi sacerdoti mentre il popolo, senza dimensioni di classe, vive nell’ignoranza più crassa.

Voglio sperare che non è scorso invano il sangue della rivoluzione francese e dell’opposizione vincente al nazifascismo: non devono passare!

Claire Lacombe