Il Pm e la parte civile hanno insistito affermando la fondatezza dell’accusa ricostruendo la vicenda quasi come se il processo non ci fosse stato!
Senza considerare il punto essenziale, cioè che la vittima non ha riconosciuto il volto di alcuno degli aggressori. Messo di fronte agli album fotografici non ha riconosciuto nessuno in cui c’erano le foto nostre e soltanto in aula, dopo aver richiesto più di 100 mila euro di risarcimento, ha indicato ma con dubbi e senza certezza l’imputato ( Lollo, il solo tra i due imputati su cui gravano le pesanti accuse di lesioni gravissime ecc…) come rassomigliante alla figura di uno dei presunti aggressori. E senza considerare che questa incerta testimonianza proviene da una persona che, per sua ammissione a causa dei colpi ricevuti e l’alcool bevuto, quella sera si trovava in uno stato di forte shock che gli aveva impedito di fissare nella memoria gli aggressori.
Neppure è stato considerato che, l’unica persona che sembrava in un primo momento aver indicato gli imputati come partecipanti alla rissa, abbia successivamente e in più occasioni chiarito di non aver assolutamente mai visto gli imputati come coinvolti o partecipanti all’aggressione.
Questo è tutto quello che l’accusa è riuscita a provare dopo aver ascoltato decine di testimoni, intercettato centinaia di dialoghi telefonici, e-mail e conversazioni ambientali.
Nel quadro finale richiede che vengano escluse le attenuanti generiche per nostra non resipiscenza, affermando che non avremmo neppure accennato a mostrare dispiacere per la povera vittima, atteggiamento aggravato dalla non collaborazione data alla Corte nella ricerca degli altri “colpevoli”.
Dunque 1 anno per Simo , 3 anni e 3 mesi per Lollo e 134mila euro di risarcimenti per la vittima.
La richiesta è altissima per Simo ( dato il piccolo capo d’imputazione rimasto) al di là delle “belle parole del PM” e paradossalmente, bassa per Lollo date le pesantissime imputazioni rimaste in piedi: per evitare ogni fraintendimento, anche un solo giorno, per quanto ci riguarda, è troppo!
Sentenza MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE ORE 9:30 Tribunale di Milano: terzo piano ottava sezione penale aula8
Lollo e Simo