Firenze: Perquisizioni per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese
- maggio 28, 2024
- in lotte sociali
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Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne del SUDD COBAS di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.
Perquisizioni ci sono state a Firenze la mattina del 28 maggio da parte della Digos nei confronti di alcuni studenti e sindacalisti dei Cobas per i fatti del 23 febbraio scorso nei pressi del consolato americano di Firenze quando ci furono tensioni e cariche delle forze dell’ordine a un corteo in solidarieta’ con la Palestina. La manifestazione era stata regolarmente preavvisata per raggiungere piazza Ognissanti. I manifestanti avrebbero provato a raggiungere il consolato e partirono le cariche. Su quanto accaduto la procura ha aperto un’inchiesta. Lo stesso giorno ci furono le cariche della polizia al corteo di studenti a Pisa.
Resistenza aggravata il reato che sarebbe ipotizzato dalla Procura ai danni di quattro studenti e due coordinatori del Sudd Cobas. Perquisiti inoltre altri tre studenti, tra cui una minorenne, che non sono indagati ma sono “persone informate sui fatti”. E’ quanto è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa convocata ieri nel primo pomeriggio da studenti e Sudd Cobas insieme a “persone della comunità di lotta coinvolte nella manifestazione per la Palestina dello scorso 23 febbraio”, a seguito delle perquisizioni.
Di seguito il comunicato del SUDD Cobas:
Da stamani alle 6:00 sono in corso perquisizioni nelle case della nostra coordinatrice e coordinatore sindacali e di alcuni membri della comunità di lotta. Ancora non è chiaro se si tratta di arresti.
Il motivo? Non essere rimasti zitti davanti a un genocidio che ha già strappato la vita di 40.000 uomini, donne e bambini in Palestina e aver scioperato lo scorso 23 febbraio cercando pacificamente di avvicinarci al consolato Usa, per indicare la responsabilità politica e materiale del governo Biden nei crimini di guerra di Israele.
Quel giorno in centinaia, studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, siamo stati brutalmente attaccati dalla polizia a Firenze e a Pisa che ha mandato all’ospedale diverse persone con arti fratturati e manganellate sugli occhi.
Una settimana dopo lo abbiamo detto forte e chiaro tornando in più di mille sotto al consolato Usa: FIRENZE NON HA PAURA.
Di fronte al massacro di Gaza, Rafah e tutti i Territori palestinesi, di fronte a governi criminali accusati dalle corti penali internazionali, siamo orgogliosi di stare dalla parte giusta della storia. La paura l’abbiamo buttata via tanto tempo fa.
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