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Guerra in Ucraina: Si stringe il cerchio russo attorno a Kiev

Notte di bombe quella di sabato 12 marzo in diverse località dell’Ucraina. Attacchi russi nei sobborghi di Kiev, dove hanno risuonato gli allarmi, così come a Leopoli, Cherasky, Kharkiv, dove tra le macerie di un edificio bombardato sono stati recuperati i cadaveri di cinque persone,fra cui 2 bimbi. Immagini satellitari mostrano l’avvicinamento russo alla capitale con artiglieria pesante. Secondo l’intelligence britannica, i carri armati russi sono a 25 km dal centro città, colpito per una delle prime volte, nella notte, da alcune esplosioni, come un drone esplosivo caduto nel quartiere Podil (la città bassa), pieno centro di Kiev.

Esplosioni nella notte si sono udite anche in altre zone dell’Ucraina, come Nikolaev (sud) e a Dnipro (centro). Poco fa una base aerea nei pressi di Vasylkiv, nella provincia di Kiev, è stata colpita e distrutta dagli attacchi missilistici russi. Oggi intanto un corridoio umanitario è stato concordato per la città di Sumy, nel nord est del Paese. Altri corridoi vengono annunciati nei dintorni di Kiev e pure a Mariupol, città portuale del sudest assediata dai russi, dove – secondo il governo ucraino – sarebbe stata bombardata una moschea, rifugio di un’ottantina di civili.

La Nato intanto invia 30mila militari, 200 aerei e 50 unità navali in Norvegia per le esercitazioni Cold Response 2022 che inizieranno il 14 marzo. Le esercitazioni erano in programma da tempo ma alla luce dell’invasione in Ucraina assumono un valore maggiore anche perché si tengono non lontano dal confine della Russia. “Gravi conseguenze” vengono minacciate da Mosca in caso di adesione dei paesi scandinavi come Svezia e Finlandia all’Alleanza Atlantica.

Proprio Mosca afferma che le sanzioni potrebbero provocare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale. Così Rogozin, il responsabile dell’agenzia spaziale russa Roscosmos chiedendone la revoca. Secondo Rogozin, le sanzioni potrebbero interrompere il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l’Iss, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che aiuta, tra l’altro, a correggere la sua orbita. Il rischio quindi è quello di un ammaraggio o di un atterraggio della stazione sul suolo terrestre.

Nel frattempo si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni. Colpiti fra l’altro i componenti dei consigli di amministrazione di Novikombank e Abr Management, congelati gli investimenti in hedge fund di Abramovich, con una mossa che mette probabilmente fine ai suoi tentativi di vendita. L’agenzia S&P taglia il rating dell’Ucraina a ‘B-/B’, e lo mette sotto creditwatch negativo aprendo a quindi a ulteriori downgrade. Controreplica di Mosca: a breve il Cremlino annuncerà le proprie sanzioni all’Occidente, parlando di “guerra economica” di Usa e Ue, mentre fonti militari russe confermano la possibilità di fare scendere in campo anche migliaia di non meglio precisati “volontari” dal Medio Oriente e, in particolare, dalla Siria.

ITALIA – Dall’Italia. Oggi a Firenze la manifestazioni dei sindaci a sostegno dell’Ucraina: previsto un collegamento telefonico con il presidente ucraino Zelensky. Intanto tiene banco il lascito economico della guerra. Si punta a tagliare i costi dei carburanti e ampliare la platea del bonus sociale per ridurre le bollette di luce e gas. E’ il sunto del piano anticrisi che il governo sta preparando per fronteggiare l’impatto sull’economia del conflitto in Ucraina. Non siamo ancora a una “economia di guerra” ma è meglio “prepararsi”, ha detto il premier Mario Draghi da Versailles. Prime misure in arrivo forse in settimana, mentre sale il pressing delle forze politiche: la strada non può che essere quella dello scostamento di bilancio: lo chiede esplicitamente il M5s, lo evoca il ministro Giorgetti, non lo esclude più nemmeno il Pd.

Ancora carovita. Il segretario generale della Cgil Landini chiede un incontro con il governo per le “tre emergenze” che si stanno sommando, e un intervento per “ridurre l’Iva e l’inflazione”: “Il governo ci convochi e si apra un confronto a tutto campo. Si stanno sommando tre emergenze: il Covid, la crisi climatica e la guerra. La situazione è straordinaria, penso servano risposte politiche straordinarie, sia nel nostro Paese che in Europa: occorre agire sul fisco, ridurre l’Iva e contrastare l’inflazione.

L’intervista ad Alberto Negri, editorialista del quotidiano comunista Il Manifesto. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto