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Hanno infranto i vetri del Presidio No Tav di Borgone

Eccoci a denunciare un fatto che non avremmo mai voluto accadesse: nella notte tra il 7 e l’8 dicembre sono andate in frantumi le vetrate del presidio No Tav di Borgone; all’interno del presidio è stato trovato un blocco di cemento [probabilmente lanciato contro i vetri e rotolato poi sul pavimento]. Da questo punto in avanti il condizionale è d’obbligo per quanto riguarda i responsabili, tuttavia è lecito chiedersi, come abbiamo fatto al presidio, perché ciò sia accaduto. Il fatto è avvenuto dopo una serie di riuscite manifestazioni del Movimento: gli eventi del Grande Cortile, la grande, pacifica e silenziosa manifestazione a Susa e la fiaccolata a Venaus: su un altro fronte giungevano comunicazioni relative al finanziamento da parte dell’Unione europea, delle opere alle quali ci opponiamo. Il tutto con una copertura mediatica del tutto inusuale rispetto al più recente passato. E’ soltanto di qualche settimana fa la vergognosa polemica sulla scritta «No Mafia» comparsa sul Musinè accanto alla più vecchia scritta «No Tav»: e su questo argomento si sono esercitati amministratori e politici locali con ferme condanne e severi rimproveri per il «maldestro» accostamento: anche qui è lecito domandarsi se essere contro la mafia sia possibile soltanto in alcuni frangenti e/o sotto l’egida di gruppi e associazioni ufficialmente accreditate a quella bisogna.Mi domando: se sulle pendici del Musinè fosse stato scritto «Viva la Costituzione», quale sarebbe stata la reazione?
L’episodio in oggetto, io credo, qualora non fosse semplicemente opera di scriteriati o una banale ragazzata, potrebbe avere le sue origini dentro questo clima di incertezza e di tensione?Se non fosse una semplice bravata, potremmo considerare questo atto molto vicino ai metodi intimidatori propri della mafia o ad un atto di stampo squadristico?La gente del presidio di Borgone ha un volto ed un nome, ha persino una storia, non si nasconde e mai lo farà: vale altrettanto per coloro che infrangono le vetrate, come in una «notte dei cristalli» di cui forse non hanno mai sentito parlare?
Intanto noi aumentiamo la vigilanza ed in una sorta di cieca fiducia nei confronti delle istituzioni democratiche nelle quali crediamo, a dispetto di tutto, abbiamo sporto denuncia ai carabinieri: il che significa che non sottovalutiamo l’accaduto.Mentre tutto questo succede, siamo continuamente invitati al nostro dovere di «cittadini- consumatori» [ho sempre pensato a me stesso ed ai miei simili in termini di «cittadini», senza aggettivi] e molti di noi, scarseggiando la materia prima per consumare, facendo di necessità virtù, consumano lentamente una libertà mai apprezzata e mai compresa.Meditate, gente, meditate o forse più appropriatamente, consumate, gente, consumate!
A tutti noi del presidio piacerebbe conoscere i pareri delle persone che avranno letto queste righe, ci sentiremmo meno soli e ancor più vicini alle persone che, con noi, hanno condiviso e condivideranno le battaglie per un ritorno alla civiltà; saranno altresì apprezzati gli interventi di coloro che pur non condividendo le nostre istanze, noi consideriamo non nemici da abbattere ma semplicemente avversari poco informati. La democrazia appartiene a tutti, anche quando le opinioni sono diverse.
Presidio No Tav di Borgone

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