Il biglietto da visita del Governo Letta: mazzate, repressione e convivenza con i fascisti
- maggio 07, 2013
- in emergenza, lotte sociali
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Il nuovo governo non ha fatto praticamente neanche in tempo a completare i passaggi di insediamento che già è riuscito a dimostrare cosa significhi la riedizione dell’unità nazionale: repressione feroce e ingiustificata dei movimenti, chiusura verso le istanze sociali, collusione con lo squadrismo neofascista.
Questa mattina, a Napoli, in occasione della passerella della neo ministra dell’Istruzione Carrozza, un centinaio di studenti si erano radunati in piazza Plebiscito per protestare contro i gravissimi fatti avvenuti ieri a Milano, le violente cariche della polizia all’interno dell’Università Statale, contro gli studenti che protestavano per lo sgombero di una biblioteca autogestita. Davanti la Prefettura, anche una trentina di ex dipendenti dei Consorzi di Bacino.
Mentre gli studenti svolgevano pacificamente la propria manifestazione, tra i lavoratori si infiltrava un gruppo di neofascisti agli ordini dello squadrista Salvatore Lezzi, fondatore del gruppo locale di Forza Nuova, dalle ben note frequentazioni camorristiche. In pochi minuti, dopo le provocazioni rituali per quella gentaglia, gli squadristi attaccavano gli studenti, in ciò incredibilmente spalleggiati dalla polizia di stato, che non esitava a caricare ripetutamente il presidio. Inseguiti nei vicoli del centro, gli studenti si ricompattavano e continuavano a manifestare, pacificamente e con determinazione, il proprio dissenso.
Ma agli sgherri di Alfano non erano evidentemente soddisfatti delle manganellate tirate in mattinata, tanto da caricare ancora nel pomeriggio, senza alcun motivo plausibile, nella centralissima via San Sebastiano.
Quanto successo in questi due giorni è inaccettabile. A Milano la polizia è entrata in armi nell’Ateneo, picchiando a destra e a manca, per dimostrare senza ombra di equivoci quale linea intenda seguire il delfino di Berlusconi, Alfano, nella gestione delle rivendicazioni degli studenti.
Oggi, gli stessi ‘tutori dell’ordine’ hanno ritenuto opportuno ribadire e rafforzare il concetto, schierandosi senza alcun pudore a fianco degli squadristi neofascisti, contro le rivendicazioni di studenti e lavoratori.
Questo è il biglietto di presentazione che il governo Letta si è sentito in dovere di presentare ai movimenti. Denunciamo con forza sia l’azione repressiva con la quale partiti universalmente screditati e delegittimati credono di poter affrontare la rabbia sociale montante, creata dalle loro stesse politiche ultraliberiste di austerity a senso unico; sia la scandalosa connivenza tra forze dell’ordine e gruppuscoli neofascisti.
Esprimiamo la massima solidarietà agli studenti ed ai lavoratori colpiti ieri a Milano e questa mattina a Napoli da una squallida dimostrazione di forza brutale ed ingiustificata. Assicuriamo che, come questa mattina, saremo sempre in piazza a manifestare il nostro più fermo dissenso ad una gestione dell’economia che condanna all’impoverimento la più gran parte della popolazione, a beneficio di un’élite di speculatori, e la nostra più radicale opposizione, con tutti i mezzi necessari, ad ogni forma di fascismo e squadrismo, tanto più se spalleggiato da istituzioni che per Costituzione dovrebbero essere antifasciste.
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