Dopo l’ennesima giornata di proteste con scontri in Kenya, la polizia ha vietato le manifestazioni nel centro della capitale Nairobi e nei suoi dintorni. Durante le manifestazioni antigovernative dei giovani della “generazione Z” fino ad oggi sono morte 53 persone, con più di 600 feriti ed oltre 1000 arresti.
Sono almeno 3 le vittime nella giornata di martedì 15 luglio degli attacchi contro i dimostranti da parte della polizia in Kenya durante le proteste antigovernative, animate soprattutto da giovani. Secondo le organizzazioni per i diritti umani le vittime delle proteste delle ultime settimane sono salite a 53, con 574 feriti totali e più di 1000 arresti.
Tra i feriti anche una giornalista, l’inviata di Kameme Tv, Catherine Kariuki, che stava seguendo la manifestazione antigovernativa di martedì 15 luglio nella quarta città del Paese. Kariuki, a quanto si vede da un video divenuto virale sui social, pur avendo il tesserino ed un microfono in mano, è stata colpita dagli spari provenienti da una camionetta della polizia, che l’hanno ferita ad una gamba. I giornalisti della città di Nakuru, in Kenya, sono scesi in strada mercoledì 16 luglio per protestare pacificamente contro la polizia, colpevole di aver ferito una loro collega.
Dalla capitale Nairobi, per Radio Onda d’Urto, Freddie Del Curatolo giornalista e direttore del portale degli italiani in Kenya Malindikenya.net. Ascolta o scarica
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