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La privatizzazione della guerra

Un aspetto rilevante  di come la guerra si sia propagata in questi anni non è solo dato dal numero dei conflitti bellici e dall’aumento dei morti civili con l’uso di nuove tecnologie e della intelligenza artificiale, a partire dagli anni novanta è avvenuta una sorta di privatizzazione della guerra con ampio utilizzo di militari di professione al soldo di multinazionali e singoli stati

di Federico Giusti

Nel corso del tempo, dagli anni novanta in poi, il ricorso a contractors ha rappresentato una via di uscita per affrontare guerre scomode che in seno ai singoli paesi avrebbero creato, utilizzando eserciti regolari, una profonda avversione e per difendere le multinazionali nell’opera di sfruttamento delle risorse depredate nei paesi sottosviluppati.

Non è casuale l’accrescimento non solo dei profitti dell’industria securitaria ma anche il diffondersi di sistemi duali nel campo della videosorveglianza dei quali Israele è tra i principali produttori ed esportatori.

Gli eserciti privati non sono solo un retaggio della storia medievale ma anche la conferma che l’utilizzo mercantile della violenza istituzionale ha saputo nel tempo adeguarsi ai diversi contesti storici  optando all’occorrenza per molteplici tipologie belliche.

Si rende necessaria una analisi diffusa delle numerose aziende di mercenari e dei loro accordi con multinazionali e stati, la esternalizzazione delle funzioni securitarie ha permesso il progressivo ampliamento delle guerre specie laddove ad esempio le compagnie marittime si sono avvalse di contractors per accompagnare navi mercantili nonostante l’Onu vieti espressamente a società private di intervenire nei conflitti o di essere utilizzati contro altri governi.

Negli ultimi 40 anni l’agenda neoliberista delle privatizzazioni ha alimentato il ricorso alla guerra e allo stesso tempo gli Stati hanno risparmiato risorse economiche salvando la loro residua credibilità con la delega di interventi militari ad imprese private, esponenti di governo poi, una volta terminati i loro mandati, sono passati alle dirette dipendenze delle multinazionali produttrici di sistemi bellici. In altri casi dirigenti di queste società sono stati chiamati in importanti dicasteri ministeriali

Allo stesso tempo c’è stato un vero e proprio esodo di personale formato e addestrato, con elevate competenze verso imprese private favorendo la fuga dal pubblico in cambio di lauti compensi, da qui nasce la volontà dei principali paesi occidentali di riscrivere il sistema delle regole alimentando il ricorso strutturale alla guerra, sia la guerra tradizionale che la guerra affidata a società private

 

 

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