Legge Minniti: Primo Daspo urbano anche a Napoli
- maggio 11, 2017
- in misure repressive, sicurezza
- Edit
Primo Daspo urbano anche a Napoli. Ad essere colpito, dal provvedimento da parte dei vigili urbani nel quartiere di Chiaia, un venditore ambulante di fiori.
E’ impossibile per noi stare a guardare il tipo di imprintig repressivo che il decreto Minniti-Orlando vuole mettere in campo.
E’ scandaloso come le forze dell’ordine mettano in atto leggi di stampo fascista che promuovono la malsana guerra tra i poveri.
Non ci sembra un caso infatti che tutto sia partito da Chiaia, quartiere della Napoli bene, dove il decoro non può essere un’opinione ma una scelta.
La scelta scellerata di “ripulire” il quartiere dal brutto, dall’illegale anche se legittimo, di ripulire le strade dalla povertà.
Siamo convinti che la stessa povertà attanaglia la maggior parte della città ed è per questo che oggi, come tutti i centri sociali, il nostro evento di autofinanziamento sarà vendere i fiori davanti a quella caserma che ha mandato i propri agenti a “restituire decoro” nelle strade del quartiere Chiaia.
La nostra città non può dare continuità alle leggi di un governo centrale che promuove la differenza tra cittadini, dividendoli per reddito e dimenticando i più poveri.
Che sia la prima e l’ultima volta che accada, la città che prova a lavorare al cambiamento non può accettare gesti di odio di questo genere, non può accettare di essere il corpo sacrificale di decreti e leggi speciali che mettono al bando parte della cittadinanza.
Ci vedrete sempre per le strade!
Sulla vicenda è ora intervenuto direttamente De Magistris, che preannuncia una soluzione logica e semplice del caso e di fatto sconfessa l’arbitrarietà dell’operato di quella pattuglia di vigili.
«La mia opinione personale è che il pre daspo a un fioraio sembra un non senso al di là della correttezza formale o meno, tanto è vero che ho deciso di far venire il fioraio nel mio ufficio, a lui daremo un’autorizzazione per dargli modo di vendere i fiori in modo regolare nella nostra città, con un bel luogo in cui nessuno lo potrà disturbare e nessuno potrà applicargli, un domani, un d’aspo». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine della presentazione del Pon metro a Castel dell’Ovo, commenta la misura applicata, in ottemperanza della legge Minniti, dalla polizia municipale nei giorni scorsi, ad un fioraio ambulante. Il primo cittadino, che dell’episodio ha parlato anche con il comandante della Polizia Municipale, Ciro Esposito, ribadisce la necessità dell’emersione del lavoro nero, precario e border line, come è stato fatto negli ultimi anni, concedendo circa 5 mila autorizzazioni agli ambulanti per svolgere il loro lavoro «accettando le regole della città, le regole del vivere comune, del decoro, uscendo dal limbo della precarietà».