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Mario Miliucci condannato…. il 9 manifestiamo a Teramo anche per lui. LIBERI TUTTI!!

foto di baruda
Il 14 dicembre 2010, giorno del voto di fiducia posto dal governo Berlusconi sulla “ legge Gemini”, oltre 70.000 giovani,studenti e precari, manifestarono a Roma contro l’intento di svuotare il diritto al sapere e di trasformare le università in fabbriche di precarietà. Dopo il lungo corteo, ci furono scontri generalizzati, in particolare a p.za del Popolo, dove un blindato fu dato alle fiamme.
La PS operò 23 arresti, tra i quali mio figlio Mario, fermato in precedenza e fatto oggetto di un feroce pestaggio, che molti hanno visto tramite il video del Fatto messo su Yu Tube.
Su Mario sin dall’arresto ci sono state “ attenzioni particolari”,proseguite negli arresti domiciliari e successive firme, in ultimo con questa condanna esclusiva,vendicativa e sproporzionata per la semplice “ resistenza”, che trasforma Mario in un capro espiatorio su cui scaricare le “ colpe” della generazione precaria che osa ribellarsi alle violente misure antipopolari e coercitive dei governi.
Già perché Mario,in una giornata in cui tra governo,media e inquirenti hanno fatto a gara per suscitare allarmismo e criminalizzazione – che ha visto migliaia di giovani partecipi da Padova, Milano, Genova, Pisa, Roma, Napoli, Cosenza, Palermo – è risibile che sia rimasto l’unico a pagare, nel mentre ben hanno fatto diverse corti ad assolvere tutti gli altri .

Sin da prima, ma considerando la repressione da Genova 2001 a oggi – che vede 18.000 denunciati e processati sociali- non trovo per il “ diritto di resistenza” una condanna così esemplare, 2anni e 6 mesi, quando al massimo vengono dati 6 mesi !
La 2° Sez.di Roma è divenuta un Tribunale Speciale, che sordo ad ogni istanza costituzionale voleva punire ad ogni costo, rispolverando anche l’obbrobrio di “ far ricadere sui figli le colpe dei padri”.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte/i per gli innumerevoli attestati di vicinanza e solidarietà, che mi/ci spronano a moltiplicare gli sforzi per rinnovare e rendere giusto questo Paese, senza i quali i nostri giovani continueranno a patire precarietà,esclusione e repressione.
Intanto manifestiamo a Teramo il 9 feb. Liberi Tutte/i
Vincenzo Miliucci