Ieri sera, davanti all’Università Degli Studi di Milano in via Festa del Perdono, un nostro compagno, particolarmente attivo nell’Area Tematica della Rete della Conoscenza sulle problematiche riguardanti l’orientamento sessuale e relative discriminazioni, ha subito un’aggressione da parte di tre individui probabilmente legati ad aree e formazioni neofasciste.
Il compagno, nonostante le intimidazioni fisiche e verbali, sta bene e ha già sporto denuncia alle autorità competenti.
Gli insulti riguardavano la sua appartenenza politica e la sua militanza sulle tematiche LGBT.
Offese come “Comunista rottoinculo, ti piace fare il frocio alternativo, ti diverti a scrivere cazzate sulla gente perbene che manifesta per la libertà di espressione (Le Sentinelle in Piedi, ndr), mica tutti sono pervertiti come te, ora vediamo se ti piace tanto l’antifascismo da tastiera” non possono e non devono essere minimamente tollerate, e chi le compie non può avere nessuna legittimità di azione nella nostra città.
E’ evidente che si tratta di un’aggressione a sfondo omofobo e ci chiediamo fino a quando le istituzioni e la società civile hanno intenzione di ignorare la gravità del fenomeno e pensare che non sia legato a disinformazione e retaggi culturali medievali. E’ inammissibile che siano le stesse Università a concedere i propri spazi a gruppi che anche solo nel linguaggio fanno proprie le sopracitate ideologie discriminatorie.
Inoltre non possiamo accettare che chi si espone politicamente, nel rispetto dei veri valori democratici, debba rischiare di subire tali violenze.
E’ giunto il momento di capire che non prendere posizione sui fenomeni fascisti e discriminatori significa semplicemente legittimarli e rendersene complici.