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Napoli: Renzi statt’a casa! Cariche della polizia

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Un format collaudato, stavolta attivato addirittura iun anticipo rispetto all’arrico del presunto e mai eletto presidente del consiglio a Napoli. Cariche della polizia a difesa della “zona rossa”, mai come stavolta trasformata in autentica zona d’occupazione “straniera”.

Il sindaco Luigi de Magistris, infatti, aveva declinato in anticipo ogni invito a presenziare alla carnevalata renziana: “Sono lieto della disponibilità del presidente Renzi ad un incontro stasera prima dell’evento di Kaufmann al San Carlo, ma non posso accettare, tenuto conto della presenza al tavolo in delegazione del Commissario su Bagnoli. Non si comprendono le ragioni per le quali un incontro istituzionale più volte richiesto debba necessariamente avvenire, a pochi minuti dal concerto, alla presenza irrinunciabile del Commissario su Bagnoli”.

In piazza, invece, polizia scatenata. Alcuni manifestanti feriti, tra cuii il consigliere comunale Eleonora De Majo, presda a amanganellate nella Galleria Umbertto mentre stava dando un’intervista.

(da contropiano)

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+++ COMUNICATO STAMPA – CORTEO ANTIRENZI +++

Il presidente del consiglio Renzi è sopraggiunto a Napoli per assistere ad un’opera di Kauffman al San Carlo. Centinaia di abitanti di questa città sono arrivati fin sotto la zona del teatro napoletano per contestare la sua presenza per il commissariamento di Bagnoli, il JobsAct, lo SbloccaItalia, la buona scuola e la sua riforma costituzionale, ma un imponente dispiegamento delle forze dell’ordine, circa dieci reparti e centinaia di uomini, hanno iniziato a rastrellare la zona con dei metodi molto discutibili: spintoni, percosse, manganellate e perfino minacce di morte da parte di dirigenti e uomini delle forze dell’ordine ai manifestanti.
Il vicequestore Fiorillo ha addirittura minacciato di “sparare in testa” a due manifestanti presenti al corteo. Il vicequestore Fiorillo già protagonista nella gestione della vergognosa mattanza di Genova 2001, oggi ripropone discutibili modalità di gestione dell’ordine pubblico.
Metodi da dittatura cilena che non accettiamo.

Per questo annunciamo per domani mattina alle ore 11.00 sotto la questura centrale di Napoli una conferenza stampa per narrare bene i fatti citati.

La manifestazione inoltre ha annunciato la manifestazione bagnolese chiamata livello nazionale per la revoca del commissariamento per il 23 settembre sotto palazzo Chigi.