Aveva rubato un pacco di wafer da 1,29 euro in un discount ed è stato condannato a tre anni di reclusione. Salvatore Scognamiglio, 40 anni, non ha potuto beneficiare dell’attenuante del danno lieve per gli effetti della legge Cirielli che ha introdotto un giro di vite per i recidivi.
La sentenza è stata emessa il 4 novembre dal giudice monocratico di Marano, sezione distaccata del Tribunale di Napoli, al termine di un breve dibattimento che era stato chiesto dal pm nelle forme del giudizio immediato. Assistito da un difensore di ufficio, l’imputato – che per questa accusa si trova agli arresti domiciliari – non ha chiesto l’adozione di riti alternativi come patteggiamento o rito abbreviato che avrebbero determinato una pena più lieve.
Scognamiglio è stato riconosciuto responsabile di rapina impropria. Nei giorni scorsi all’interno di un discount di Melito, in provincia di Napoli, fu bloccato da due addetti alla sicurezza che lo avevano notato mentre si impossessava di un pacco di biscotti. Invitato a consegnare la refurtiva – come emerso oggi al processo – tentò di divincolarsi, ma fu presto immobilizzato e consegnato ai carabinieri. “Mi vergogno, avevo fame…”, si è giustificato Scognamiglio, che è tossicodipendente e che in passato ha già riportato condanne per piccoli furti.
Il giudice, in base alle norme sulla recidiva della Cirielli, che non consente in questi casi di concedere le attenuanti (generiche e danno lieve) prevalenti, gli ha inflitto tre anni di reclusione, il minimo consentito dalla legge.
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Scorrettezza: non è stato il ragazzo a non chiedere riti alternativi, bensì l’avvocato, che non ha fatto il suo lavoro.
Una cosa non ho capito: si farà tre anni di arresti domiciliari o dovrà andare in carcere?
Per il resto, che dire? Forse solo che non se ne può più… che la rabbia aumenta in noi, ad ogni notizia che leggiamo…