Un’intera giornata di lotta ha caratterizzato questo giorno bisesto. Dopo l’incontro in Prefettura dove i sindaci della Valle hanno chiesto lo stop al cantiere e la riapertura dei tavoli di dialogo, ecco che è il braccio militare di questa vicenda a prendere in mano la situazione. In gran numero, le forze dell’ordine si presentano in autoistrada allo svincolo di Chianocco decise a sgomberare il presidio.
Tentano da subito l’azione di forza, ma le telecamere presenti e la determinazione dei notav che prontamente si portano in avanti per il corpo a corpo, evitano che le truppe centrino l’obbiettivo. Poi i notav con un blitz si siedono in autostrada, pericolosissimi non si muovono di un passo, prendendo tempo fino a quando, sceso il buio la Questura di Torino non decide lo sgombero e lo fa nella maniera più barbara possibile: parte con i lacrimogeni e l’idrante e finisce con cariche violentinssime, caccia all’uomo, vetrate dei bar distrutti per un rastrellamento di antica memoria, macchine parcheggiate vandalizzate e altro che man mano documenteremo.
Alcuni video sono già visibili sul nostro sito, in modo da calibrare bene le accuse di violenza la prossima volta…
La Valle oggi ha dimostrato quale sia il suo cuore, di come la resistenza sia di famiglia, e lotta sia il nostro strumento.
Sentendo i commenti in tv i politici, ormai in difficoltà, riportano i refrain degli infiltrati violenti e cattivi, segno di debolezza di una controparte che annspa, perchè ormai ragiona solo più con il manganello.
Dopo la caduta di Luca dal traliccio, abbiamo visto le ditte continuare a lavorare, oggi abbiamo visto le truppe all’opera, oggi, in tutta Italia, alle 18, facciamogli vedere, BLOCCHIAMO TUTTO!DAPPERTUTTO
Per Titti, grande nonna che ora ha la gamba rotta.
Per Nicoletta, picchiata e umiliata.
Per Alberto, trascinato via a forza.
Per Marco, criminalizzato perchè dà della pecorella a un poliziotto, salutandolo con un ‘Alla fine ti voglio bene’.
Per Ermelinda, in ospedale con la testa aperta dai manganelli di manganelli.
Per i gestori dei locali che hanno vetri rotti che nessuno ripagherà.
Per tutti e tutte quelli e quelle che queste notte sono contusi, feriti.
Per Luca, ancora bloccato nel letto di un ospedale.
Per i nostri compagni in carcere, per chi ancora è rinchiuso in casa o nella propria città.
Per i nostri amministratori che stanno mettendo il loro tempo, la loro capacità e i loro corpi
Per i nostri padri e madri, per i nostri figli/e e nipoti.
Polizia sfonda vetrata bar a caccia dei NoTav