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Notav: cronache di Resistenza e militarizzazione

Martedi sera (29 aprile ndr) si è tenuta la consueta cena settimanale, a sorpresa, presso la tettoia Notav in Val Clarea, a pochi metri dal cantiere della vergogna. Dopo leccornie di ogni tipo, canti e brindisi una trentina di partecipanti ha messo in pratica una battitura determinata lungo le reti del cantiere, gettando in allarme i pochissimi militari messi a presidiare l’area.

Le forze di polizia sono sopraggiunte sul luogo in ritardo, ma appena in tempo per un finale pirotecnico proveniente dai boschi limitrofi. I presidianti si sono poi diretti verso Susa, ma appena giunti nella cittadina sono tornati subito verso Gliaglione per intervenire su un posto di blocco rocambolesco dei carabinieri locali che nel frattempo hanno provato ad intercettare alcune macchine che rientravano lungo la strada che dal piccolo paese conduce alla zona rossa.

Gli uomini in divisa, nel vedersi circondati da decine di No Tav indispettiti, hanno concluso velocemente le identificazioni per poi perdersi nei vicoli della borgata grazie ad alcune indicazioni stradali poco chiare e costretti ad eseguire molte manovre e una ridicola marcia indietro. Per ripicca altre macchine sono state fermate più a valle da altre volanti sopraggiunte in paese, generando un’ altra concentrazione di chiassosi No Tav, accorsi immediatamente anche i questa occasione, gettando quindi i CC in confusione per la seconda volta.

Addirittura una macchina fermata in questa situazione si è vista puntare le pistole. Concluse anche queste identificazione ed essendo ormai arrivati a 9 mezzi di polizia contro complessivamente poche decine di manifestanti, i carabinieri hanno deciso di rientrare, col loro peso di insulti e di figuracce.

Poco dopo anche i No Tav sono ritornati a casa, contenti di aver passato un’allegra serata ribelle sempre dalla parte giusta.

NO TAV SEMPRE!