NoTav: Ulteriore ordinanza restrittiva per Nicoletta Dosio
- agosto 01, 2016
- in misure cautelari, misure repressive, no tav
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Ulteriore ordinanza restrittiva per Nicoletta Dosio, storica attivista NO Tav per non aver ottemperato all’obbligo di firma. La nuova restrizione prevede l’obbligo di dimora dalle 18 alle 8 del mattino presso l’abitazione di Bussoleno.
Questo procedimento si riferisce alla manifestazione del 28 giugno 2015 in cui migliaia di persone di tutte le età sfilarono per le vie di Chiomonte ed Exilles provando a raggiungere il cantiere della devastazione. Questa operazione vede coinvolti, oltre a Nicoletta, molti altri attivisti che sono ad oggi ancora obbligati a presentarsi per le firme quotidiane o agli arresti domiciliari.
Alcuni di loro tra cui Luca e Giuliano, sottoposti agli arresti domiciliari, sin da subito hanno preso la decisione di non rispettare le limitazioni della propria libertà imposte dalla procura torinese e per questo motivo al momento i due ragazzi si trovano presso il carcere delle Vallette.
Ricordiamo che anche Nicoletta già da principio aveva deciso di non sottostare ad alcun tipo di misura restrittiva dichiarando “non accetto di far atto di sudditanza con la firma quotidiana, non accetterò di trasformare i luoghi della mia vita in obbligo di residenza né la mia casa in prigione; non sarò la carceriera di me stessa “.
Coerentemente con le sue dichiarazioni e rivendicando le azioni praticate il 28 giugno, Nicoletta oggi rifiuta anche l’obbligo di dimora e dichiara “Questa mattina sono arrivate le restrizioni contro di me. obbligo di dimora a Bussoleno, con prescrizione di non allontanarmi dall’abitazione di residenza dalle ore 18 alle ore 8. Amo troppo la mia casa e il mio paese per doverci stare forzatamente. libera sono, libera resto. Per loro ho ” una personalità estremamente negativa, intollerante delle regole e totalmente priva del minimo spirito collaborativo”, sì, non tollero la loro arroganza, non accetto le regole del potere che vorrebbe l’uomo e la natura proni al suo dominio, non collaborerò mai con coloro che si credono padroni del mondo, della vita di ognuno di noi, del futuro di chi verrà dopo di noi. Mi sento libera e felice. con affetto”
Sabato 30 luglio intanto si è concluso il campeggio No Tav con una nuova notte di lotta e la bandiera No Tav è tornata a sventolare all’interno del fortino a difesa di quel cantiere che ormai da anni continua a devastare la valle.
Un gruppo di attivisti è riuscito ad entrare nell’area dei lavori, da dove sono stati lanciati fuochi d’artificio.
La polizia li ha attaccati facendo largo uso di lacrimogeni e idranti. Verso l’una di notte la manifestazione si è conclusa e, tra cori e soddisfazione, hanno fatto ritorno al presidio-campeggio di Venaus.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Nicoletta Dosio. ASCOLTA O SCARICA
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