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Oltre 800 diplomatici accusano Israele di gravi violazioni del diritto internazionale

Oltre 800 diplomatici e funzionari USA ed Europei accusano Israele di gravi violazioni del diritto internazionale

Oltre 800 tra diplomatici e funzionari statunitensi ed europei hanno sottoscritto un documento “transatlantico” in cui accusano Israele di “gravi violazioni del diritto internazionale” e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti, scrivono in un testo, c’è “il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo”: fino, potenzialmente, a scenari di “pulizia etnica e genocidio”. L’identità dei firmatari non è stata resa pubblica, ma circa la metà sarebbero funzionari con esperienze decennali nelle attività di governo dei rispettivi paesi. Il documento è stato visionato dalla BBC che afferma di non aver potuto vedere i nomi dei firmatari.

Questo è soltanto l’ultimo segnale del significativo livello di dissenso che è presente tra Israele e alcuni dei suoi alleati chiave. Uno dei funzionari intervistato dalla BBC, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha dichiarato che “siamo di fronte a qualcosa di diverso dal solito: non stiamo fallendo nel prevenire qualcosa, ma siamo complici attivi”. I funzionari che hanno firmato provengono da Stati uniti e 11 paesi europei tra cui Regno unito, Francia e Germania.

“Israele ha mostrato di ‘non avere limiti’ nelle sue operazioni militari a Gaza”, continua la BBC nel riassumere il documento, “e questo ha portato a decine di migliaia di morti civili che sarebbero state evitabili”. “Il blocco deliberato degli aiuti… ha messo migliaia di civili a rischio di morte di fame”. Inoltre “c’è un rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a violazioni gravi della legge internazionale, crimini di guerra e anche pulizia etnica o genocidio”.

Radio Onda d’Urto ha  discusso del significato di questo documento con Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a SciencesPo, Parigi Ascolta o scarica

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