L’inchiesta parte dalla denuncia di un detenuto, che lamenta di essere stato picchiato da alcuni agenti della polizia penitenziaria perchè ritenuto uno dei responsabili della rivolta. «Abbiamo aperto un fascicolo per verificare la fondatezza delle accuse», conferma il procuratore Guido Rispoli. I carabinieri hanno così provveduto alla acquisizione di foto degli agenti da presentare poi alla presunta vittima del pestaggio per una eventuale identificazione.
Il sindacato accusa la direzione del carcere di Bolzano di essersi «preoccupata soltanto di invitare verbalmente il personale a recarsi nella caserma dei carabinieri per effettuare le foto, semmai anche in attività di servizio, senza alcuna disposizione formale». Secondo la Uil penitenziari, «questa generalizzazione, che ha portato anche alla fotosegnalazione della Carolina Kostner, che notoriamente non è impegnata in compiti operativi e non è presente a Bolzano, nuoce gravemente all’immagine del Corpo ma anche alla professionalità di chi è deputato ad accertare i fatti per cui si procede». Il procuratore Rispoli precisa in merito che l’iniziativa ha riguardato «solo gli agenti effettivamente in servizio e non è stata limitata a un numero ristretto di agenti per non danneggiare l’inchiesta». «Carolina attualmente è in Germania per gli allenamenti in vista dei mondiali di fine marzo», racconta la sua portavoce Giulia Mancini. «Da anni – aggiunge – Carolina non opera nel carcere di Bolzano, ma fa parte del gruppo sportivo».
fonte:leggo