Processo G8 Genova: Il Pm Canciani non può occultare le gravissime responsabilità delle forze dell’ordine.
Tutte le ricostruzioni di quanto accaduto al corteo delle tute bianche parlano chiaro: le cariche della polizia furono immotivate e perciò tese consapevolmente a creare scontri e tensioni nel corteo. La responsabilità è stata di chi ha ordinato quelle cariche contro un corteo autorizzato.
Cariche iniziate ben prima dell’arrivo del corteo alla meta prevista. Gli scudi, di cui parla il Pm Canciani per cercare di giustificare un’impossibile proporzionalità del comportamento delle polizie, furono travolti a quel momento, cioè subito, alla prima carica. E i pestaggi da parte delle forze dell’ordine ai danni dei manifestanti sono iniziati subito dopo. Di questo il Pm Canciani non parla e invece è proprio questo che dovrebbe spiegare. Dire che “non è compito di questo processo appurare se ci sono stati errori da parte delle forze dell’ordine nel gestire le piazze durante il G8” è il tentativo evidente di occultare non solo gli errori, che ci sono stati e sono stati gravi, ma le responsabilità politiche che sono di una gravità ancora maggiore. Non solo, sono uno sfregio per chi da anni, come il movimento e un’intera generazione politica, sta lottando per avere finalmente verità e giustizia sulle giornate di Genova, sulle violenze perpetrate ai danni dei manifestanti, sull’omicidio di Carlo Giuliani.
Proprio per questo continuiamo con forza a chiedere che venga istituita la commissione di inchiesta parlamentare sulle violenze di Genova: questo parlamento e questa maggioranza hanno il dovere di rispondere a chi ha vissuto in quei giorni in un paese in cui ogni regola democratica è stata sospesa.
Cariche iniziate ben prima dell’arrivo del corteo alla meta prevista. Gli scudi, di cui parla il Pm Canciani per cercare di giustificare un’impossibile proporzionalità del comportamento delle polizie, furono travolti a quel momento, cioè subito, alla prima carica. E i pestaggi da parte delle forze dell’ordine ai danni dei manifestanti sono iniziati subito dopo. Di questo il Pm Canciani non parla e invece è proprio questo che dovrebbe spiegare. Dire che “non è compito di questo processo appurare se ci sono stati errori da parte delle forze dell’ordine nel gestire le piazze durante il G8” è il tentativo evidente di occultare non solo gli errori, che ci sono stati e sono stati gravi, ma le responsabilità politiche che sono di una gravità ancora maggiore. Non solo, sono uno sfregio per chi da anni, come il movimento e un’intera generazione politica, sta lottando per avere finalmente verità e giustizia sulle giornate di Genova, sulle violenze perpetrate ai danni dei manifestanti, sull’omicidio di Carlo Giuliani.
Proprio per questo continuiamo con forza a chiedere che venga istituita la commissione di inchiesta parlamentare sulle violenze di Genova: questo parlamento e questa maggioranza hanno il dovere di rispondere a chi ha vissuto in quei giorni in un paese in cui ogni regola democratica è stata sospesa.
Italo Di Sabato – resp. Naz.le Osservatorio sulla Repressione PRC/SE
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