Reddito di cittadinanza abolito, cariche della polizia a Napoli su gli ex percettori
- agosto 28, 2023
- in lotte sociali
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Manifestazione a Napoli dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza: circa 500 persone, questa mattina, hanno bloccato il traffico tra piazza e corso Garibaldi. Momenti di tensione tra manifestanti e polizia.
di Valerio Papadia
Soltanto qualche giorno fa, il 25 agosto, a Napoli sono arrivati altri sms da parte dell’Inps: altre 5.275 famiglie hanno smesso di percepire il Reddito di cittadinanza. Ecco che allora questa mattina, lunedì 28 agosto, in città è stata organizzata un’altra manifestazione per protestare contro l’abolizione del Reddito: circa 500 persone si sono date appuntamento in piazza Garibaldi e hanno cominciato a muoversi in corteo verso corso Garibaldi, in prossimità della stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana, bloccando il traffico in entrambe le direzioni.
I manifestanti sono diretti ora in via Marina e la loro intenzione è quella di risalire fino a via Reggia di Portici e provare a bloccare l’autostrada, circostanza che creerebbe non pochi disagi alla circolazione automobilistica; la polizia, però, è già schierata a bloccare l’ingresso dell’autostrada, per impedire ai manifestanti di raggiungerla. Proprio all’imbocco dell’autostrada – i manifestanti sono arrivati a circa 400 metri prima di trovare il cordone delle forze dell’ordine – si sono registrate tensioni, con alcuni dei partecipanti che hanno dato vita a tafferugli con la polizia. Circa 100 persone sono riuscite ad aggirare il blocco e a raggiungere la rampa autostradale.
Al momento, soltanto le famiglie con minori, anziani over 60 e disabili, continueranno a percepire il Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre. Per tutti gli altri, come detto, sono arrivati gli sms che comunicavano lo stop dell’indennizzo. Napoli è la città con il più alto tasso di percettori del Reddito di cittadinanza e, di conseguenza, anche quella in cui sono arrivati più sms di conferma dell’abolizione: tra luglio e agosto, infatti, sono 26.338 i cittadini che si sono visti interrompere l’erogazione del contributo mensile.
da fanpage.it
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Comunicato di Laboratorio Politico Iskra
TAGLIARE LA GUERRA
NON IL REDDITO!
LAVORARE TUTTI E MENO
Oggi abbiamo sostenuto come dall’inizio la mobilitazione dei disoccupati percettori di Reddito. Il corteo da subito non ha voluto saperne della solita sfilata ed ha deciso di bloccare la città fino all’ingresso dell’autostrada e del porto.
In una giornata caratterizzata da forte rabbia e determinazione, la polizia ha tentato di fermare il corteo con cariche e tafferugli. Ma la piazza ha resistito ed ha continuato a muoversi in corteo.
Le contraddizioni sono tante e chiaramente esplodono nelle forme e nei modi non prevedibili, sta a noi organizzarci.
È ancora più necessario unire le lotte dei percettori con altri disoccupati e lavoratori.
L’escalation bellica e l’aumento dei conflitti militari tra potenze capitalistiche comporta sempre di più l’economia di guerra negli stessi paesi capitalistici.
Costi sociali che ricadono su di noi con il carovita, l’inflazione, la disoccupazione, il lavoro sfruttato e sottopagato oltre che le conseguenze nefaste dal punto di vista ecologico, ambientale e sulle condizioni di vita.
L’obiettivo dei padroni è avere una larga massa di sfruttati ricattabili da inserire ed espellere dal mercato di lavoro a seconda delle stagionalità, degli andamenti del mercato, delle lotte sindacali che si possono sviluppare in alcuni settori ecc.
Vogliono rendere ricattabile una platea di almeno 860.000 proletari, costretti senza il reddito ad accettare salari sempre piú bassi, anche piú bassi di quella miseria che si prendeva tramite il reddito.
Bisogna impedire tutto ciò, bisogna guastare i loro piani!
Continueremo ad organizzarci, verso un autunno davvero caldo.
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La corrispondenza di Radio Onda d’Urto con Eddy, compagno del Movimento di lotta – Disoccupati 7 Novembre da Napoli. Ascolta o scarica
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