Fermi di polizia a Roma, martedì 26 ottobre. A subirli una decina di attiviste-i del ClimateCamp per aver aperto uno striscione “La catastrofe arriva – è tempo di agire” davanti alla Nuvola di Fuksas, quartiere Eur, che ospiterà proprio il G20. Sul posto è arrivato un nutrito numero di agenti di polizia che hanno fermato attiviste-i della Rete Eco-Sistema Roma, portando tutte-i al commissariato. Un piccolo esempio del clima, muscolare e nevrastenico, che si respira nella Capitale.
Tira una brutta aria, a Roma, in Italia e in Europa. C’è – è il caso di dirlo – “un brutto clima” che rivela quanto sia falsa l’esibita preoccupazione per il “cambiamento climatico” da parte dei governi neoliberisti, con in testa quello di Mario Draghi. Un “brutto clima” che sta peggiorando mentre si avvicina la data del 30 ottobre, scadenza prevista per il G20.
Questa mattina davanti al palazzo della Nuvola, all’Eur, dove nel fine settimana si svolgerà il G20, attiviste e attivisti climatici hanno aperto uno striscione con scritto: «La catastrofe arriva, è ora di agire!». Nulla di sconcertante, anzi, è la constatazione empirica che anche quei governi di merda dicono di condividere, quasi con le stesse parole.
Ma se a muoversi sono “altri” – non importa chi sia, anche solo dei ragazzi preoccupati davvero – arriva implacabile “l’ordine pubblico”. E non ci sembra neanche strano…
Nella città dove i fascisti hanno potuto attaccare indisturbati la più importante sede sindacale (per numero di iscritti, non certo per “conflittualità”) -, dopo averlo prima comunicato dal palco, e contrattato l’azione con la Digos – agenti di polizia sono intervenuti e hanno identificato i/le manifestanti.
Che adesso si trovano in state di fermo al commissariato sulla Cristoforo Colombo.
Le istituzioni sono inflessibili nella repressione del dissenso, soprattutto quando viene srotolato un pericolosissimo striscione, molto meno nel contrasto di crisi climatica e devastazione ambientale. Da Roma a Glasgow, le loro soluzioni sono il problema.
Da venerdì attorno alla Nuvola ci sarà una gigantesca zona rossa, di oltre 10 chilometri, difesa da migliaia di agenti. Contro il G20 e verso la Cop26 di Glasgow decine di realtà hanno deciso di costruire il Roma Climate Camp, che da giovedì sera a lunedì si terrà al laboratorio sociale Acrobax in via della Vasca Navale, 6, zona Ostiense. Previsto anche un corteo, sabato pomeriggio, dalla metro Piramide.
Da Roma ai microfoni di Radio Onda d’Urto Riccardo di DinamoPress Ascolta o scarica