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Roma: I carabinieri all’ex scuola 8 marzo, 5 arresti

Momenti di tensione stamani davanti all’ex scuola occupata 8 Marzo in zona Magliana, a Roma, tra forze dell’ordine e attivisti dei movimenti di lotta per la casa. Gli occupanti dello stabile, complessivamente un centinaio, in seguito all’intervento dei carabinieri hanno resistito alla carica delle forze dell’ordine. Il motivo dell’intervento delle forze dell’ordine, secondo quanto riferiscono alcuni abitanti dell’ex scuola occupata (che non è stata sgomberata) sarebbero delle perquisizioni e dei mandati di arresto per sei degli occupanti. “Da stamattina alle quattro e mezza – racconta D. – hanno iniziato a perquisire le abitazioni dei genitori di alcuni occupanti dell’8 Marzo, poi sono venuti qui e li hanno arrestati per associazione a delinquere ai fini di invasione di stabile pubblico, violenza privata ed estorsione. Il più giovane di loro ha circa trent’anni”.Nello stabile sono intervenuti oltre a numerosi mezzi e camionette dei carabinieri anche i vigili del fuoco.
“Gli arresti di cinque occupanti dell’ex scuola “Otto Marzo”, arresti effettuati stanotte da parte dei carabinieri, sono assurdi e illogici – afferma Paolo Ferrero segretario nazionale del PRC -. I ragazzi fermati vanno immediatamente rilasciati anche perché vittime di accuse montate ad arte dalla stampa romana. Gli attivisti del movimento della casa romano sono mossi dal desiderio e dalla volontà, oltre che dalla stretta necessità di abitare e di convivere, desideri, volontà e necessità che, in questi due anni di occupazione, hanno offerto alla cittadinanza e recuperato uno spazio pubblico abbandonato al degrado, riaprendolo a tutto il quartiere e godendo della solidiarietà degli abitanti. Nell’ex scuola “Otto marzo” vivono intere famiglie di sfrattati, precari, disoccupati, oggi rifugiatisi sul tetto, pronti a difendere il loro spazio di convivenza e di socialità. Proseguono cosi’ il gioco e gli interessi dei consiglieri del Pdl che usano l’arma della diffamazione mezzo stampa per colpire al cuore un movimento che fa paura a una classe politica, quella dell’amministrazione capitolina, incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il reddito e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate. Lotte che il mio partito, – conclude Ferrero – attivando tutti i suoi organi e militanti, centrali e periferici, aiuterà a portare avanti fino alla soddisfazione di un sacrosanto e legittimo diritto, quello alla casa.
Non abbiamo nulla da nascondere Noi non paghiamo il pizzo, noi lottiamo! Non abbiamo nulla da nascondere. Le diffamazioni diffuse da sedicenti giornalisti che qui non sono mai venuti a fare un’inchiesta, non ci hanno fatto recedere dalla nostra lotta perchè questa nasce dalla necessità di abitare in una casa e dal desiderio di un diverso convivere, di riprenderci la vita e non sopravvivere. Per questo abbiamo in questi due anni di occupazione recuperato uno spazio pubblico abbandonato al degrado, riaprendolo a tutto il quartiere. E’ così che ci siamo guadagnati la solidarietà degli abitanti, molti dei quali, oggi sotto sfratto, si sono guadagnati anni fa con la lotta la loro casa. Con false accuse infamanti oggi 5 compagni di lotta dell’8Marzo occupato sono stati prelevati dai carabinieri in modo coatto alle ore 4.40. Si sono introdotti con la forza nell’edificio della ex-scuola che ospita tutti noi: famiglie di sfrattati, precari, disoccupati; ci hanno costretto a rifuggiarci sul tetto pronti a difendere il nostro spazio. Ci dicono che è solo una perquisizione ma il modo di agire è quello di uno sgombero ben organizzato. Sfondano porte per fare paura a bambini che dormono aspettando il primo giorno di scuola, ma vista la nostra resistenza non riescono a buttarci fuori. Cinque compagni vengono portati via dopo che tutti siamo stati identificati. Proseguono così il gioco e gli interessi dei consiglieri del Pdl come Luca Gramazio, Augusto Santori, Luca Malcotti, che usano l’arma della diffamazione mezzo stampa, per colpire al fianco un movimento che fa paura a questa classe politica incapace di risolvere problemi come la casa, il lavoro, la precarietà, il reddito e che teme che queste questioni mobilitino lotte generalizzate. Noi non paghiamo il pizzo, noi lottiamo!
Roma, Magliana 14 settembre 2009
l’8Marzo resiste