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Scuola: “sbatti il prof in prima pagina”

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Libertà di dissenso di nuovo sotto attacco nel mondo della scuola. Il caso di Gaia Righetto

Gaia Righetto, insegnante precaria di Treviso e attivista, è stata messa sotto attacco con una campagna diffamatoria innescata dalla pubblicazione di un articolo sul quotidiano ‘La Verità’.

L’accusa rivolta a Gaia riguarda il suo impegno politico, dalle lotte per la difesa del diritto all’abitare a quelle insieme ai migranti, fino a quelle per l’autodeterminazione delle donne e della comunità LGBTQIA+.

L’insegnante è ora messa sotto esame da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, a seguito di un esposto presentato dal deputato leghista Rossano Sasso. Un’azione che rischia di influire sul suo futuro lavorativo.

Al tempo stesso, alla diffamazione della destra sta rispondendo una forte reazione di solidarietà da parte della comunità scolastica e di numerosi cittadini. È stata infatti lanciata una petizione su Change.org dal titolo “Sbatti il prof in prima pagina: Basta con questo clima intimidatorio”, che vuole non solo esprimere solidarietà all’insegnante, ma anche denunciare una tendenza sempre più diffusa a colpire le lavoratrici e i lavoratori della scuola che esprimono opinioni considerate “scomode”.

Il caso, però, non è isolato. Secondo l’insegnante si inserisce in un quadro più ampio di attacchi al dissenso e alla libertà di pensiero: “Si cerca di silenziare chi dissente attraverso campagne mediatiche diffamatorie”, ha dichiarato Gaia ai nostri microfoni.

L’intervista di Radio Onda d’Urto a Gaia Righetto, docente e attivista. Ascolta o scarica

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