Menu

Torino: attivisti climatici fermati e circondati all’aeroporto dei jet privati

Decine di attivisti climatici fermati e perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle. L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica. Presenti diversi movimenti da Extinction Rebellion a Fridays For Future

Questa mattina, decine di persone legate a diversi movimenti climatici italiani sono state circondate, fermate e perquisite dalle forze dell’ordine mentre si stavano recando al terminal dei jet privati per una manifestazione pacifica. Sono stati circondati dagli agenti e trattenuti nel parcheggio coperto dell’aeroporto per identificazione e perquisizione. Presenti attivisti di Extinction Rebellion, Fridays for Future e Scientist Rebellion. Uno sproporzionato dispiegamento di polizia nei confronti di persone e movimenti che attraverso azioni sempre pacifiche, sebbene eclatanti, agiscono per portare la gravità dell’emergenza ecoclimatica al centro del dibattito pubblico e dell’azione politica del Governo.

E anche oggi ci sarebbe dovuta essere un’azione nonviolenta che aveva l’obiettivo di evidenziare la responsabilità di chi può permettersi di volare con aerei privati e ha uno stile di vita ad alta intensità di emissioni. Stile di vita e di consumi il cui contrasto con quello delle persone comuni è stato riassunto negli slogan “Non siamo tutti nella stessa barca” e “Basta Jet privati”, riportati sugli striscioni. Secondo tutti i report sulle emissioni legate ai trasporti, infatti,  i jet privati sono il mezzo più inquinante e iniquo del pianeta, causando mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a quelle di un volo per passeggero per chilometro, 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa.

“L’aeroporto di Amsterdam ha dichiarato da poco che metterà al bando i jet privati dal 2025, proprio in seguito a diverse azioni di disobbedienza civile come questa” dichiara Marta di Fridays for Future, facendo riferimento ad una decisione storica annunciata dall’aeroporto di Schipol il mese scorso. “È ora che anche in Italia venga limitato l’utilizzo spropositato di mezzi cosi tanto inquinanti”.

Tuttavia, nonostante l’aggravarsi degli effetti della crisi ecoclimatica su ormai la totalità dei territori europei, nel 2022 i voli di jet privati – solo in Europa – hanno raddoppiato le emissioni rispetto al 2021, con valori pari alla media annuale delle emissioni di CO2 di 555 mila residenti nell’Unione Europea. L’Italia si colloca al quarto posto nella classifica dei Paesi europei per numero di voli di jet privati, con 55.624 voli solo nel 2022. Nella città medaglia nera per la qualità dell’aria, inoltre, diversi personaggi celebri come John Elkann continuano ad usufruire di jet privati anche per percorrere distanze brevissime, come Torino – Milano.

L’attenzione mediatica e politica, però, anziché essere sull’emergenza e sulle misure per affrontarla, viene diretta sugli attivisti. “Veniamo definiti ecoterroristi e vandali e siamo oggetto di misure preventive, come fogli di via e sorveglianza speciale, o reati, come il possesso d’arma e l’associazione a delinquere, in maniera strumentale. Misure pensate dal legislatore per colpire la criminalità organizzata, vengono oggi in Italia sfruttate per intimidire e criminalizzare chi semplicemente sta suonando l’allarme sulla crisi più grande che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare” dichiara Matilde di Extinction Rebellion.

La crisi ecoclimatica e le diseguaglianze sociali sono le grandi emergenze del nostro tempo. È oggi il momento di affrontarle.

Dopo oltre un’ora, le persone in stato di fermo di questa mattina sono state accompagnate su un bus, scortate e seguite fino in centro città.

aggiornamenti ore 15,20 14 maggio

Clima, dopo le perquisizioni in aeroporto scatta il presidio in questura

Dopo il fermo e le perquisizioni di questa mattina all’aeroporto di Caselle avvenuto nei confronti di Extinction Rebellion e Fridays For Future, non appena rilasciati gli attivisti hanno organizzato un presidio pacifico all’ingresso della Questura centrale di Torino.

“Continuano a trattarci come terroristi” dicono gli attivisti che stamattina sono stati isolati, identificati e perquisiti davanti all’aeroporto.

Questa mattina, infatti, diverse persone sono state intercettate direttamente sull’autobus di linea, prelevate e portate nel parcheggio coperto dell’aeroporto. Lì, messe in fila contro il muro e perquisite uno a uno, impedendo anche l’accesso ai giornalisti presenti. Al termine dello stato di fermo, durato più di un’ora, gli attivisti sono stati scortati prima a coppie in bagno e poi seguiti fino in centro città.

Il presidio pomeridiano intende denunciare il sempre più evidente clima repressivo nei confronti dei movimenti climatici italiani. Alcuni attivisti si sono infatti tappati la bocca con lo scotch mentre altri leggevano alcuni dati sul gravissimo stato di crisi ecoclimatica.

Mentre le emissioni prodotte dai jet privati continuano ad aumentare, l’attenzione dei governi e delle questure continua ad essere direzionata su chi pacificamente sta provando a lanciare l’ultima chiamata.

Extinction Rebellion, Fridays for Future, Scientists Rebellion

 

Fonti

Life Gate: https://www.lifegate.it/aeroporto-amsterdam-vieta-jet-privati

 

 

Osservatorio Repressione è un sito indipendente totalmente autofinanziato. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000 e darci una mano a diffondere il nostro lavoro ad un pubblico più vasto e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram