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Il tribunale non convalida il trattenimento dei migranti in Albania. Torneranno in Italia

Altro scoglio giudiziario sull’intesa del governo. I giudici di Roma, in osservanza della sentenza della Corte europea, bocciano la permanenza nel centro albanese dei 12 egiziani e bengalesi rimasti

tribunale roma

Schiaffo, l’ennesimo, alla propaganda del governo Meloni sulla pelle dei migranti e delle tasche pubbliche, visto il miliardo di euro spese a ora per i Cpr offshore in Albania. La sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del Cpr italiano costruito a Gjader in Albania. Il provvedimento era stato disposto dalla questura di Roma poche ore prima ai danni di 12 migranti, cittadini egiziani e bengalesi, mentre altri 4 (2 minorenni e 2 vulnerabili) erano già stati riportati in Italia appena toccato terra in Albania, una volta scesi dalla nave Libra.

Le motivazioni del Tribunale smontano l’intera retorica governativa: “I due Paesi – dicono i giudici – da cui provengono i migranti, Bangladesh ed Egitto, non sono sicuri, come da recente sentenza della Corte di Giustizia Ue del 4 ottobre. Le persone migranti hanno quindi diritto a essere condotte in Italia”, dato che per i giudici lo stato di libertà potrà essere riacquisito solo in Italia e non in Albania.

Gli avvocati dei migranti chiedono il rientro immediato, denunciando però come solo poche ore prima della sentenza, e a tempo di record, alcune delle richieste d’asilo degli stessi migranti sono già state cassate dall’apposita Commissione. La decisione è arrivata in pochissimi giorni: qualcosa di mai visto nella pur lunga storia migratoria italiana.

Nonostante questo, i migranti hanno ancora la possibilità di fare ricorso entro 14 giorni; per questo, domani, verranno riportati in Italia da un’altra nave militare. La Meloni, oltre ad attaccare la magistratura parlando di “decisione pregiudiziale”, ha convocato un Consiglio dei ministri ad hoc lunedì, mentre “ricorreremo fino in Cassazione contro questa decisione” è il refrain del ministro Piantedosi, di cui chiedono le dimissioni le opposizioni.

Il primo viaggio della nave-hub Libra attraverso lo Ionio e l’Adriatico, durato due giorni e costato circa 20mila euro a migrante in un’operazione che in totale pesa sullo Stato italiano per quasi un miliardo in 5 anni, si è già rilevato un completo fallimento.

L’intervista di Radio Onda d’Urto a Dario Belluccio, dell’Asgi – associazione studi giuridici sull’immigrazione. Ascolta o scarica

L’intervista di Radio Onda d’Urto a Giovanna Cavallo, esperta in protezione internazionale e diritti umani, coordinatrice del Forum “Per cambiare l’ordine delle cose”. antirazzista e del Forum “Cambiare le cose”. Ascolta o scarica

 

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